Variante Omicron, l'Italia si prepara ad affrontare il Natale: super Green pass e tanto altro

La variante Omicron potrebbe inginocchiare l'Europa, ma in Italia stavolta abbiamo giocato in anticipo. Per le feste di Natale vi saranno maggiori controlli ed avremo molte armi a disposizione per contenere il virus

Con l'arrivo delle feste di Natale e l'avanzare della variante Omicron, l'Italia è pronta a tornare in trincea e combattere questa battaglia sia attaccando che difendendo. Dal 6 dicembre 2021 entrerà in vigore il nuovo Decreto che prevede ulteriori strette per i non vaccinati. Il governo sta facendo di tutto per salvare il Natale.

Il Natale tra variante Omicron e restrizioni, le armi dell'Italia

Il super Green pass non è ormai un mistero. Valido solo per coloro che sono vaccinati e guariti dal Covid-19 è la principale garanzia per non tornare a chiudere tutto. La conseguenza di tale provvedimento implica sicuramente maggiore controllo, dato che sarà necessario anche per accedere sui mezzi pubblici. Il super Green pass sembra quasi essere una premonizione, dato che adesso sta iniziando a circolare anche in Europa la famigerata variante Omicron. Per il momento non vi sono morti o casi gravi, ma abbiamo imparato in questi quasi 2 anni che prevenire è meglio che curare. Intanto l'esperimento super Green pass è già in corso in Friuli Venezia-Giulia, prima regione italiana in zona gialla. Se il super Green pass può dare una garanzia in più, non è l'unica arma che abbiamo per evitare i danni della quarta ondata ed impedire alla variante Omicron di proliferarsi e rovinarci il Natale.

Variante Omicron, aumentare i vaccini prima delle feste di Natale

Il vaccino è sicuramente ciò che ci sta permettendo di tornare alla normalità e come la maggior parte della comunità scientifica sta affermando, è l'unica cosa al momento che può contrastare la variante Omicron. Da Moderna fanno sapere che se dovesse essere necessario produrranno un vaccino ad hoc contro la Omicron, ma le notizie che arrivano dalla casa farmaceutica, stando ai primi studi, è che i vaccini attualmente a nostra disposizione hanno un effetto ridotto. Ciò nonostante, il generale Figliuolo ha preparato, da buon ufficiale in divisa, un vero e proprio piano di guerra offensiva contro il Covid-19. Importante continuare con i vaccini ad mRNA ed incrementare le inoculazioni. Se è vero che la variante Omicron può aggirare il vaccino, è anche vero che le persone vaccinate per adesso sviluppano solo sintomi lievi. Figliuolo ha quindi pensato che fosse necessario accelerare, i suoi piani prevedono oltre 400mila vaccinazioni giornaliere nel periodo che va dall'1 al 12 dicembre, per un totale di almeno 4,6milioni di inoculazioni in meno di 15 giorni. Per quanto riguarda la terza dose resta sempre la priorità alle categorie vulnerabili e agli anziani, ma è stata approvata anche per la fascia d'età over 18.

Contro la variante Omicron maggiori strette dal Viminale

La battaglia contro il Covid passa anche per il Viminale, dove Luciana Lamorgese sta già organizzando tutti i controlli necessari congiuntamente con i prefetti. Il Decreto che entrerà in vigore il 6 dicembre 2021, prevede infatti che si rafforzino i controlli su tutto il territorio, particolarmente nelle aree di maggior affluenza dove l'assembramento è inevitabile. Come già anticipato prima, bisognerà incrementare soprattutto i controlli sui mezzi pubblici. Per tale motivo questi sono giorni fondamentali ed è vietato sbagliare.

Mascherine obbligatorie all'aperto, la proposta dei sindaci 

Per evitare di rovinare le feste natalizie e contenere la diffusione del Covid-19 e la variante Omicron, c'è un grido che va da nord a sud: obbligo di mascherina all'aperto. A fare pressing sul governo sono i sindaci italiani, guidati da un portavoce, il sindaco di Bari Antonio Decaro. A bypassare il governo e prendere questa decisione sono stati i comuni di Milano, Bergamo, Bologna, Padova e Venezia. Queste città sono state le prime ad introdurre l'obbligo di mascherina all'aperto nei luoghi di maggiore assembramento in determinate fasce orarie, con conseguente sanzioni per i trasgressori. Sembra che a molti però non basti la raccomandazione di usare sempre la mascherina e vorrebbero introdurre un obbligo su tutto il territorio nazionale. Ad unirsi alla lista dei comuni citati prima vi sono anche Verona e Taormina. Quest'ultima, a detta del sindaco, dopo l'arrivo dei turisti per il Natale potrebbe presentare numeri da zona rossa, motivando così la scelta di imporre la mascherina all'aperto.