Ciro Grillo, inizia l'udienza preliminare: le prime ricostruzioni del possibile stupro

Il figlio di Beppe Grillo, comico e fondatore del Movimento 5 Stelle, non sarà presente in aula

Non sarà presente in aula Ciro Grillo. Figlio del più noto Beppe, portavoce e fondatore del Movimento 5 Stelle, la forza politica colpevolista per eccellenza in Italia. Nei confronti dei politici avversi però, non con amici e figli. L'accusa mossa già da anni è quella di stupro ai danni di una studentessa italo-norvegese conosciuta in discoteca. A processo sono finiti anche tre amici genovesi di Ciro Grillo, presenti e forse coautori del reato. Il giudice dovrà decidere se dare luogo a procedere con il processo o archiviare il caso, sebbene l'esito di questo pronunciamento sia già dato per scontato secondo l'opinione pubblica.

La ricostruzione dei fatti

Quello che finora è appurato è che i sei protagonisti della vicenda (quattro ragazzi, la vittima e un'amica della ragazza) si trovavano a Porto Cervo la notte fra il 16 e il 17 luglio 2019. Tutti alla discoteca Billionaire dove si sarebbe conosciuti. Poche ore dopo l'arrivo nella vicina abitazione ad uso di Ciro Grillo. Da qui in avanti le storie cominciano a divergere. La giovane sostiene di essere stata accompagnata in camera da uno dei quattro senza che questi la lasciasse poi da sola. Ai suoi tentativi di ottenere i suoi piacere sessuali, la giovane avrebbe reagito scappando in bagno. Qui si sarebbe compiuto il primo stupro, nella doccia. Poi intorno alle 9 la studentessa sarebbe stata costretta a bere una bottiglia di vodka. Segue il black-out e il risveglio la mattina seguente in un'altra stanza, diversa da quella in cui ricordava di essersi accasciata. Verso le tre la giovane e l'amica avrebbero finalmente lasciato la casa.

Diversa la ricostruzione dei ragazzi secondo cui la studentessa era cosciente e partecipava attivamente al rapporto. La difesa punta tutto su un video in cui la giovane non dare segnali di voler resistere al rapporto. Proprio su questo filmato Beppe Grillo si era concentrato qualche settimana fa in un suo intervento pubblicato sul suo canale Youtube. Scatenando come previsto un pandemonio e conseguenti accuse di sessismo.

La droga dello stupro, i lividi e gli sms

La tesi dell'accusa, guidata dall'avvocato Giulia Bongiorno, è quella secondo cui i giovani avrebbero adoperato il GHB, meglio noto come droga dello stupro. Una sostanza inodore e indolore che causa amnesia senza però perdita delle facoltà cognitive. A sostegno di quest'ipotesi un referto medico secondo cui "non è possibile escluderlo". Tuttora non è stato comunque accertato l'uso di questa sostanza.

Più chiari sono i lividi trovati sul corpo della ragazza che sembrerebbero dimostrare una certa pressione esercitata sul suo corpo compatibile con quella di chi usa violenza per tenere ferma un'altra persona. A questo si aggiungono i messaggi scambiati dai presunti autori dello stupro nei giorni immediatamente seguenti, riportati dal Corriere Della Sera. 

- No, non puoi capire
- Cosa?
- No... 3 vs 1 stanotte, lascia stare
- Spiega meglio
- No, no, sì, poi ti farò vedere
- Ma con una tipa?
- Ma no, guarda... ero ubriaco marcio. Frate te lo giuro
- Ma chi eravate? Te, Corsi e Ciro?
- 3 vs 1 , ovvio. Ma io veramente alle dieci del mattino ero ubriaco marcio... bevuto beverone alle nove
- Chi era questa?
- Ma che ne so... Poi vi racconterò, ora non si può ancora
- Mi fai morire

L'analisi dei giudici si concentrerà molto intorno alle testimonianze che gli stessi autori del presunto reato hanno lasciato tramite messaggi, video e foto. In particolare questi due ultimi elementi costituiranno il perno di tutto l'iter processuale. Pare infatti che siano diversi e ancora inediti ai più i filmati di quella notte. Da cui, ancora una volta, cercare di capire come siano andate realmente le cose. La ragazza era o meno consenziente?