Trieste, arriva stop a manifestazioni no Green pass
Il prefetto: "Piazza Unità d’Italia interdetta fino al 31 dicembre". Il sindaco: "Non tollereremo più le cose viste in questi giorni".
A Trieste sarà linea dura contro i manifestanti no Green pass. "Non si possono più tollerare le cose che abbiamo visto in questi giorni a Trieste, e non le tollererò", dice il Sindaco Roberto Dipiazza. D'accordo anche il prefetto, il quale ritiene che sia arrivato il momento di "comprimere il diritto alla libera manifestazione", ma senza "reprimerlo". Gli fa eco il sindaco Roberto Dipiazza: "Non si possono più tollerare le cose che abbiamo visto in questi giorni a Trieste, e non le tollererò".
Trieste, arriva stop alle manifestazioni no Green pass
"Queste manifestazioni hanno portato varie persone da altre parti d’Italia e dall’estero a Trieste, e dopo tutti gli sforzi che abbiamo fatto ora rischiamo di tornare in zona gialla. Siccome il sindaco è responsabile della salute dei cittadini, in un momento così grave non esiste più la tolleranza ma solo il rispetto delle leggi", continua il Sindaco. Dunque, per il momento, "chiederò che sia messo l’obbligo di mascherine anche all’aperto". E ancora: "Spingeremo perché sia stabilito che il peso di eventuali nuove restrizioni gravi solo su coloro che non sono vaccinati, perché sono dei disertori".
Non si tratta, dice il prefetto, "di scegliere tra manifestazioni statiche o dinamiche. Occorre innanzitutto prevedere la possibilità di adottare provvedimenti che anticipino, almeno per quanto riguarda cortei e manifestazioni le misure da zona gialla, l’obbligo di mascherine e distanziamento". Perché, chiarisce, "nel bilanciamento degli interessi per me prevale il diritto alla salute sul diritto a manifestare".
Dato che "è del tutto evidente che l’aumento dei contagi sia strettamente legato ai cortei che si sono svolti in città", bisogna pensare a "interventi da mettere in campo proprio alla luce di quello che abbiamo visto". L’idea è quella di "individuare delle sanzioni particolarmente dure per gli organizzatori di manifestazioni in cui non vengono usate le mascherine". Come ha riportato il Corriere della Sera, è già pronto un "provvedimento in cui aggiungeremo piazza Unità d’Italia ai luoghi interdetti alle manifestazioni, almeno fino al 31 dicembre". Da qui l’appello del prefetto: "Siete liberi di non vaccinarvi, di fare tamponi ogni 48 ore, ma lasciate vivere gli altri" .Perché "non possiamo permettere che tante persone continuino a sfidare il virus, ammalarsi e diffonderlo".