Eitan, arriva la sentenza del Tribunale Tel Aviv: deve rientrare in Italia
Eitan Biran, il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, deve tornare in Italia dove c'è la sua residenza abituale
Eitan Biran, il bambino unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, deve rientrare in Italia dove c'è la sua residenza abituale. Lo ha stabilito la giudice del Tribunale della famiglia di Tel Aviv. Il piccolo, di appena 6 anni, iscritto in Italia alle scuole elementari, era stato portato in Israele dal nonno paterno Shmuel Peleg con un volo privato decollato da Lugano, ed era al centro di una contesa giudiziaria tra la famiglia materna e quella paterna. Il nonno sarà anche costretto a pagare le spese processuali.
Eitan Biran, si indaga per violazione della Convenzione dell'Aja
Eitan Biran è l'unico sopravvissuto all'incidente della funivia del Mottarone, un fatto di cronaca che aveva sconvolto l'opinione pubblica e aperto un grande dibattito sulla sicurezza delle infrastrutture italiane. La tragedia per il piccolo non è mai finita: seguito da un team di psichiatri e specialisti, era in affidamento dalla zia materna quando il nonno materno Shmuel Peleg ha deciso di riportarlo in patria senza avvisare nessuno. Il dramma famigliare si è quindi intensificato e ha portato all'apertura di un processo, dove ora la famiglia paterna viene accusata di rapimento.
In tutto l'udienza è durata 12 ore. Dodici ore in cui gli inquirenti hanno ascoltato diverse testimonianze sull'accaduto, nel tentativo di procedere con una ricostruzione dei fatti puntuale e precisa. "Ora gli avvocati ha inoltreranno le loro conclusioni finali alla giudice che poi dovrà andare a sentenza", ha detto alla stampa Shmuel Moran, legale di Aya Biran Nirko, la zia che ha la tutela di Eitan Biran. Il caso si muove all'interno del quadro della Convezione dell'Aja sulla sottrazione dei minori, sul quale la giudice Iris Ilotovich Segal dovrà elaborare una sentenza nei prossimi 15 giorni.
Al momento le testimonianze provengono da amici e conoscenti delle due parti, con l'eccezione dell'ex moglie di Shmuel Peleg (e nonna di Eitan) che ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.