Portuali Trieste in sciopero: "Il presidio continua e non si molla"
Si è levato anche il coro 'leitmotiv' "la gente come noi non molla mai"
Lavoratori portuali di Trieste ancora in sciopero: "Il presidio continua e non si molla". È questo il dietrofront del Coordinamento dei portuali triestini che, dopo il comunicato diffuso nella serata di sabato 16 ottobre, confermato dalla conferenza stampa tenuta dal leader Stefano Puzzer, è tornato sulla propria decisione sostenendo in un breve messaggio sui profili social che "il presidio continua e non si molla". "Ciao a tutti scusate ma il comunicato uscito a causa di male interpretazioni e stato stracapito - è scritto nel post - Il presidio non si molla assolutamente. La frase la battaglia è vinta si intende per la prima battaglia, è vinta e si continua. La frase con 'domani chi vuole lavorare può' significa che come negli altri chi vuole può andare a lavorare. Ed infine IL PRESIDIO CONTINUA. E NON SI MOLLA", conclude il messaggio.
Portuali Trieste in sciopero: ritiro del green pass o blocco totale
"Se il 30 non otteniamo il ritiro del green pass bloccheremo tutta l'Italia". Lo aveva annunciato Stefano Puzzer del Clpt. Puzzer aveva aggiunto prima della nuova nota: "Abbiamo parlato con un rappresentante di governo, il 30 ottobre saremo alla Camera e al Senato senza creare confusione", "verranno con noi i rappresentanti di vigili del fuoco, giornalisti e sanitari". "Non andrò a lavorare fin quando non lo ritireranno. Domani staremo assieme, ma chi deve arrivare da fuori regione stia a casa e combattere li. Userò il mio tempo per raccogliere tutte le denunce quando i lavoratori verranno chiamati a lavorare senza green pass come oggi".
"Il porto di Trieste non si è fermato e continua a lavorare nonostante la decisione di alcune componenti dei lavoratori di aderire alla protesta anti Green pass sfociata da ieri nella manifestazione davanti al varco 4 dello scalo giuliano. Nessun blocco invece al varco 1, dove i mezzi possono entrare e uscire liberamente a servizio di Riva Traiana dedicata ai traffici RO-RO con la Turchia". Lo ha reso noto l'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale, sottolineando che nello scalo di Monfalcone (Gorizia) non ci sono blocchi o scioperi e "le attività proseguono regolarmente".
"Il rallentamento delle attività - spiega la nota - ha interessato in modo diverso i vari terminal: in alcuni l'operatività è stata bassa, mentre per altri quasi a regime. Le differenze sono attribuibili alla difficoltà di formare delle squadre complete a causa dell'assenza di una parte dei lavoratori". D'Agostino: non si può più tollerare il blocco del molo "Questa situazione non si può più tollerare. Per me basta, basta. Io domani sento il prefetto e cercherò di capire". Lo ha dichiarato al Tgr del Friuli Venezia Giulia, Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, in relazione al blocco davanti al varco 4. "In questo momento stiamo tornando alla normalità, ho bisogno che il porto funzioni, il varco 4 è il principale del porto, quello più vicino alla grande viabilità e quindi adesso basta: non si può più tollerare nulla neppure un'ora in più", ha spiegato D'Agostino.
"Adesso il circo che hanno messo in piedi - ha aggiunto - lo chiamo circo perché da lì è passato di tutto in questi giorni e mi hanno raccontato di scene veramente da barnum, ecco, adesso basta". Secondo il presidente, "è comunque arrivata una risposta dalla maggioranza silenziosa. I numeri mi sembra che parlino dalle 6mila alle 8mila persone, quindi io farei una riflessione su questo: se lunedì scorso una manifestazione triestina ha portato in piazza a marciare 20mila persone e il venerdì ne sono arrivate 8mila da tutta Italia con tutto il battage pubblicitario che è stato fatto - e non c'erano i 900 portuali ma ne abbiamo contati 150 - che cosa vuol dire: che la città ha risposto e che i portuali hanno risposto".
Quanto alle possibili dimissioni ventilate nei giorni scorsi, ha chiarito che "ci sono le condizioni per farlo e domani con tutto calma farò le mie valutazioni". Sindacati: stop sciopero "Crediamo che debba riprendere quanto prima la piena operatività del porto". Così in una nota le segreterie territoriali di Trieste di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Mare a proposito della giornata di sciopero di oggi nello scalo di Trieste. Alla base di questa affermazione la convinzione che dopo aver ottenuto la gratuità dei tamponi per i lavoratori del porto che ne hanno la necessità, "pensiamo che ogni ulteriore fermo non venga più compreso dalla maggioranza dei lavoratori". "Crediamo che l'esercizio della democrazia sia un elemento fondante che non debba in nessun modo spaccare i lavoratori del porto di Trieste".
Difficoltà e criticità - scrivono ancora - hanno caratterizzato anche la situazione del trasporto pubblico locale e del trasporto su gomma, ma senza ripercussioni gravi o ingestibili sulla regolarità del servizio. "L'auspicio - proseguono - è che nei prossimi giorni la situazione possa migliorare, come effetto congiunto di un incremento delle vaccinazioni, della capacità di "testing" del sistema sanitario e delle farmacie, di ulteriori accordi tra sindacati e imprese che favoriscano, magari anche in virtù di auspicabili modifiche del quadro normativo, di sgravare i lavoratori dal costo dei tamponi". Sono meno di un migliaio i manifestanti che stazionano da questa mattina davanti al Varco 4 del Porto di Trieste e nel piazzale antistante. Di questi soltanto una cinquantina sono i lavoratori portuali, tutti gli altri sono persone di organizzazioni e associazioni, vaccinati e no vax, persone di diversa appartenenza politica e anche singoli cittadini venuti a dare sostegno alla protesta. Davanti ai tornelli stamani c'era anche Stefano Puzzer, il "capo" della protesta e portavoce del Coordinamento lavoratori portuali Trieste. I manifestanti non attuano un blocco e dunque vetture e camion (che ieri sono entrati attraverso varchi alternativi) transitano regolarmente entrando in porto senza ostacolo. -