Il Covid devasta le partite Iva: spariti 302 mila autonomi

Gli scarsi aiuti insieme alle restrizioni hanno costretto migliaia di lavoratori italiani a chiudere

Il Covid devasta le partite Iva: dai registri Inps sono infatti spariti 302 mila autonomi, tutti chiusi per fallimento o incapacità a portare avanti il regime fiscale in proprio. È quanto denuncia il centro studi della Confartigianato Imprese (Cgia), che ha fatto il punto sulla salute del nostro sistema lavorativo in fase post-Covid. Un epilogo infelice, ma prevedibile, che fa emergere ancora una volta come le restrizioni abbiano penalizzato i più piccoli.

La denuncia di Cgia

Che le vie dei centri storici italiani e le periferie stiano diventando un deserto di serrande abbassate era evidente da mesi, ma ora arriva la triste conferma. A partire da febbraio 2020, mese prima del lockdown nazionale, il numero dei lavoratori indipendenti è sceso di 302 mila unità (-5,8%). Ma non è più ottimista il quadro del lavoro dipendente in epoca post-Covid, anzi: nello stesso periodo, rileva l'Ufficio studi di Cgia, i lavoratori dipendenti sono scesi di 89 mila unità (-0,5%). In poche parole, è ora evidente con tanto di dati alla mano che il mondo del lavoro italiano è in forte sofferenza. A pagare più di tutti, però, sono state le partite Iva.

Il Covid19, denuncia Cgia nel suo rapporto, non solo ha bloccato il Paese per settimane con chiusure anche troppo forzate. In mezzo ci sono le già onerose tassazioni sul reddito di autonomi e piccoli esercenti, la mancanza di credito dedicato alle imprese individuali e l'annoso problema della burocrazia. Con l'arrivo della pandemia la situazione è peggiorata, complici gli "strascichi" delle limitazioni alla circolazione di persone e lo smart working. Infine, scrive Cgia, anche il boom dello e-commerce ha avuto il suo ruolo nel ridefinire le abitudini di consumo degli italiani. Per concludere, confermano nella nota diffusa alla stampa gli enti per la tutela delle partite Iva, il calo della spesa delle famiglie italiane ha portato a una decrescita generalizzata degli acquisti, che spesso finiscono per deviare verso le grandi realtà a basso costo e lasciano da parte artigiani, piccoli rivenditori e professionisti.