08 Ottobre 2025
I meriti della mega indagine dello studioso Andrea Cionci sulle anomalìe della dichiarazione di ritiro di Papa Benedetto XVI, che lui ha dimostrato, leggi canoniche alla mano, non essere stata un'abdicazione al Papato ma un ritirarsi a vita monacale (dentro il Vaticano) resta attualissima anche se Papa Leone XIV appare il vero Papa regnante in quanto accettato da tutta la Chiesa e in quanto si comporta da vero Pontefice a livello dottrinale e rituale-simbolico. Sì perchè Cionci ha il merito storico di aver sollevato l'importanza centrale del diritto canonico quale diritto, logos, e anche quale espressione di principi ritenuti dalla Chiesa, per dogma non discutibile, di origine divina. Sì perchè il governo della Chiesa cattolica deriva dall'investitura divina che Gesù Cristo, il suo divino fondatore, compie a favore di Pietro e dei suoi successori: "pasci le mie pecore", alla fine del Vangelo di Giovanni, oltre al fatto soprannaturale (e storico) della consegna delle "chiavi del Regno" riportato nel Vangelo di Matteo. Chi è cattolico, se vuole restare tale, non può quindi fregarsene dell'investitura divina da cui deriva il Papato quale istituzione spirituale e di governo la quale usa il diritto canonico quale supremo strumento di giustizia, ordine e amministrazione, proprio per obbedire all'eterno mandato divino. Un cattolico quindi, se vuole rimanere tale, non può fregarsene del fatto se un Papa sia o meno legittimo Pontefice o illegittimo per violazione delle leggi della Chiesa (= anti-papa). Questo in primo luogo perchè solo un Papa legittimo riceve da Cristo i carismi e la missione divina e unica che ricevono tutti i successori di San Pietro per poter tenere unita e nella medesima verità tutta la Chiesa. In secondo luogo perchè un anti-papa rappresenta sempre un grave pericolo per tutta la Chiesa (e quindi anche per le anime degli uomini e per la sorte stessa del mondo) in quanto un Papa falso, illegittimo, non confermato dal Cielo può facilmente errare, cadere nell'eresia, nell'apostasia, nello scisma, nell'anatema, non essendo assistito in modo speciale dallo Spirito Santo e dalle promesse di Cristo: "le porte degli inferi non prevarranno" (contro "la roccia di Pietro"). L'attuale grave crisi di fede (e di ragione) del clero e dei fedeli cattolici italiani ed europei si apprezza anche in questo: la sostanziale indifferenza manifestata dai più verso il tema della legittimità o meno del Pontefice e il disinteresse verso la missione spirituale unica del Papato, per come l'ha voluta Dio stesso. Oggi quasi ogni fedele e ogni prete si giudica da solo, se ne frega del Vicario di Cristo, si pensa già salvato, si auto-salva. L'indagine di Cionci quindi mi sembra ancora oggi di fondamentale importanza per tutti i cattolici e indipendentemente dalla legittimità di Papa Leone XIV (che ritengo personalmente vero Papa) in quanto finchè non verrà risolta (pur in modo postumo) avremo un Bergoglio ritenuto Papa e invece appare essere stato invece un anti-papa, se vogliano obbedire come dobbiamo alle leggi della Chiesa e quindi anche all' "Universi Dominicis Gregis" emanata da San Giovanni Paolo II e regolante le rinunce al Papato, verso la quale la dichiarazione di Papa Benedetto XVI non fu conforme. Se Bergoglio non è stato Papa (perchè era ancora Papa e fino alla sua morte Benedetto XVI) allora tutto ciò che ha deliberato è nullo e tale va dichiarato e quindi va cassato e non attuato nè adempiuto. Finchè questo non accadrà una grave ferita alla dottrina cattolica (divina, per dogma) continua a sanguinare dentro la Chiesa considerando i molti atti e deliberazioni di Bergoglio che hanno contrastato la millenaria tradizione cattolica che è la Chiesa stessa. Se non fosse così allora in Bergoglio avremmo un Papa che ha seguito un pensiero non cattolico ma questa situazione per dogma (e per ragione) non avrebbe senso e contrasterebbe contro le divine promesse di Cristo fatte a Cesarea di Filippo. Il nodo indicato da Cionci non ha vie d'uscita; pone un aut aut radicale: o Bergoglio è stato Papa e allora Gesù Cristo si è sbagliato (e il dogma crolla in quanto se può accadere che un Papa possa propagandare pensieri non cattolici allora non esisterebbe nessuna "roccia" scelta da Cristo) oppure Bergoglio non è stato Papa e allora tutto ciò che ha deliberato va subito annullato pubblicamente e praticamente, chiudendo finalmente questa grande ferita inferta dentro il corpo dottrinale ecclesiale. E le questioni dottrinali non sono dettagli per il Cattolicesimo il quale questa bi-millenaria religione associa la salvezza non a qualsiasi fede o fideismo ma all'adesione libera e volontaria ad una determinata verità di fede espressa in precise parole (il Credo). Il Dio cristiano è Logos, non emozione o superstizione o appartenenza calcistica. Una società imbevuta di emotivismo, fideismo, superstizioni e tifoserie tipo calcio fatica a capire tutto ciò. Aspettiamoci quindi dopo Papa Leone altri possibili anti-papi (Papi apparenti) imposti per colpi di mano anti-canonici e televisivi...Nessuno se ne accorgerebbe più! Show must go on! La maschera oggi prevale su ogni legittimità. Chi quindi continua a lamentarsi dell'apostasia e di una Chiesa cattolica sempre meno cattolica dovrebbe capire che solo la soluzione chiara e istituzionale di questo nodo di cui Cionci parla da anni può migliorare la situazione ecclesiale, non altro (umanamente). Per il resto: la risposta la dà Fatima ma anch'essa è rimasta del tutto inascoltata, ancor più di Cionci! Non c'è peggior malattia di quella in cui il malato rifiuta le uniche e necessarie cure!
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