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Carbonara Day il 6 aprile, le migliori proposte a Roma

05 Aprile 2024

Nella giornata del 6 aprile torna il Carbonara Day. Ecco le migliori proposte a Roma, dalla classica alle versioni più stravaganti. Sul rooftop di un hotel, tra i vicoli di Trastevere, su una pizza e in un hamburger. E senza dimenticare i consigli dei protagonisti, gli chef e i pizzaioli.

Si comincia con "Carbonara con vista", nel 47 Circus Roof Garden (47 Boutique Hotel, Roma), con lo chef Maurizio Lustrati: in uno degli hotel più green di Roma, con la certificazione Green Globe, è il posto giusto per visitare la capitale
vivendo un’esperienza all’insegna del divertimento, dell’arte e della sostenibilità. Un progetto unico, che fa del design, della sostenibilità e della cucina gourmet i suoi valori portanti. Al 47 Circus Roof Garden, il ristorante sulla terrazza dell’hotel con una vista panoramica mozzafiato sulla città eterna, la carbonara dello chef Maurizio Lustrati è tradizionale, eseguita a regola d’arte e perfetta per i puristi. “Il consiglio è fare molta attenzione alla temperatura dell'uovo, per trovare il punto esatto in cui si crea la crema perfetta”, raccomanda lo chef.

Poi ecco "La carbonara tra i vicoli di Trastevere", da Controluce, con Francesco Luciani, sous chef specializzato nei primi piatti
Controluce è il ristorante controcorrente che non ti aspetti a Trastevere. Un affascinante secret spot nel cuore di Roma; una storia di amicizia e di amore per la cucina. Chi l’ha detto che a Trastevere, storico rione nel cuore di Roma, ci sono solo ‘ristoranti per turisti’ e si mangia solo carbonara? Il ristorante Controluce nasce proprio per differenziarsi dalle tante insegne trasteverine che propongono ai turisti la stessa cucina, spesso di qualità medio-bassa, e che purtroppo hanno portato a considerare sempre meno il quartiere per un’esperienza culinaria autentica e di qualità. Controluce è quindi il posto che mancava a Trastevere e punta sul riportare i romani (e non solo) a mangiare nel caratteristico rione. Un’operazione fatta in maniera genuina, senza arroganza. Qui la carbonara è una roba seria: si rispetta in tutto e per tutto la ricetta tradizionale. “Per me il segreto della carbonara è la temperatura della pasta, nel momento durante il quale si miscela con la crema d’uovo e pecorino”, dice Luciani.

"La carbonara su una pizza", San Martino Pizza e Bolle, con il pizzaiolo Alessio Muscas e lo chef Francesco Azzaretto. Qui si venera la vera pizza romana, bassa e crunchy, firmata Muscas. Il nome del locale chiama in causa come avviene anche per le altre insegne del Gruppo Pizza & Bolle, il ‘sacro’: in questo caso San Martino, santo degli osti e dell’abbondanza, una figura perfetta per il format. Con una pizza romana gourmet, dai topping elaborati e studiati come un piatto di alta cucina, calibrati alla perfezione per il disco di pasta basso e croccante. A fare la differenza anche il pairing con le bollicine, con una carta molto importante. Qui la carbonara viene rivisitata: la pasta viene sostituita dalla pizza e la crema diventa il suo topping. “Visto che in questo caso non parliamo di una classica pasta alla carbonara ma di una pizza (romana nel nostro caso), il segreto è quello di calibrare alla perfezione la quantità e la consistenza topping con il disco d’impasto”, spiegano Muscas e Azzaretto.

Ed ecco "La carbonara in un hamburger", da Morbido, con chef Giuseppe Aronica. Già il nome del locale, Morbido, è tutto un programma. Fa subito venire in mente un bel panino, senza poi dover andare da un dentista. Ma anche l’idea di comfort, di anti-stress, di delicatezza, non solo nel cibo ma anche nel modo di approcciarsi alle cose. Alla vita. Perché Morbido è un vero e proprio state of mind. Meno corsa e più ricerca. Meno foodporn e più qualità, con grandi materie prime e fornitori di quartiere. Siamo a Roma, nel cuore del quartiere Appio Claudio, a due passi dal bellissimo Parco degli Acquedotti, uno dei polmoni verdi della città. Qui la carbonara è rivisitata è finisce dentro un hamburger: insieme al burger di scottona e al bun artigianale ci sono guanciale croccante, pecorino romano dop, uovo e pepe. “Nel nostro caso, parlando di un hamburger, il segreto è la cottura della crema carbonara a bassa temperatura”, spiega Aronica.

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