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Protagonisti l'Ottetto di Schubert e l'opera site specific "Over Nature" di Chiara Dynys

I concerti della Fondazione Arena di Verona nel teatrino di Palazzo Maffei Casa Museo

17 Febbraio 2024

E' un successo la nuova rassegna di concerti da camera di Fondazione Arena di Verona, in programma domani, domenica 18 febbraio: "Museo in Musica" propone l'Ottetto di Schubert per archi e fiati eseguito dai professori d’orchestra di Fondazione Arena nel teatrino di Palazzo Maffei Casa Museo. I biglietti per il concerto, della durata di un’ora circa, sono già esauriti. Abbinata allo spettacolo la visita alla collezione Luigi Carlon, nelle sale che si affacciano su piazza Erbe, con oltre 600 opere di artisti di fama mondiale come Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Marcel Duchamp e Chiara Dynys. Il 2024 è un anno di importanti ricorrenze musicali, che Fondazione Arena vuole celebrare con il suo pubblico: il terzo appuntamento di "Museo in Musica" è dedicato interamente all’Ottetto di Schubert, a duecento anni esatti dalla sua composizione. Nella ricca produzione da camera, spicca questo unicum, commissionato al compositore ventisettenne dal conte Ferdinand Troyer, intendente dell’Arciduca Rodolfo e clarinettista dilettante, con lo scopo di creare un’opera sulla scia del fortunato Settimino di Beethoven (all’epoca ancora vivente e apprezzato). Il modello è scopertamente richiamato dalla struttura (sei movimenti come in una Serenata/Suite) e dall’organico (cui si differenzia solo per l’aggiunta di un secondo violino), ma Schubert vi infonde tutta la sua personalità, ricchezza melodica, gusto della variazione, e una sottile inquietudine romantica che emerge bene nei movimenti estremi dell’Ottetto. Infatti già il primo tempo, pur impostato nel Fa maggiore d’impianto, inizia con un gesto perentorio e serioso, prima di aprirsi in un Allegro dal respiro sinfonico. Il clarinetto apre l’elegante Adagio all’insegna del lirismo, mentre i movimenti successivi (un ritmato Scherzo, le variazioni dell’Andante e un tenero Minuetto) rivelano appieno la vena melodica dell’autore, con un gusto viennese sempre in equilibro tra festa popolare e salotto elegante (il tema del quarto tempo proviene dal suo dimenticato singspiel giovanile "Die Freunde von Salamanka"). Nonostante le nubi “romantiche” siano dissipate dal gaio finale, l’apertura dell’ultimo movimento fa intuire quali abissi si celassero dentro il cordiale e prolifico giovane musicista viennese. Dopo la prima del 1824, l’Ottetto fu eseguito ancora vivente l’autore nel 1827 ma stampato solo molti anni dopo. Ogni concerto è abbinato ad un’opera d’arte della Casa Museo. Per questo terzo appuntamento si è partiti dal forte legame con la poesia del coevo Goethe, che Schubert musicò in molti lieder: è stata quindi scelta l’opera contemporanea site specific di Chiara Dynys "Over Nature", che dialoga con lo spazio settecentesco degli interni di Palazzo Maffei e col prezioso "Cupido" di Antonio Canova, citando Goethe in due frasi: «Per comprendere che il cielo è azzurro ovunque non c’è bisogno di fare il giro del mondo» e «Dalla natura, da qualunque parte la si guarda, scaturisce l’infinito». "Museo in Musica" proseguirà il 3 marzo con diverse formazioni di archi e legni solisti del Novecento e di oggi: la Sonata per due violini e i Quintetti di Prokof’ev e Urie. Domenica 17 marzo sarà eseguita l’integrale dei Quartetti per flauto e archi di Mozart, il 7 aprile saranno proposte trascrizioni d’opera per ensemble di violoncelli. Il repertorio barocco sarà protagonista del concerto di domenica 21 aprile, con Sonate e Variazioni per fiati e continuo di Händel, C. P. E. Bach, Lotti, Zelenka e Beethoven. Diversa sede per l’ultimo appuntamento: domenica 5 maggio, in Sala Maffeiana (ingresso da piazza Bra), il quartetto di tromboni di Fondazione Arena eseguirà brani e trascrizioni dal Rinascimento alla musica americana contemporanea.

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