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Granchio blu e fungo porcino, l'iniziativa del Masaf a Lariano

09 Settembre 2023

Portare il granchio blu alla "Festa del fungo porcino di Lariano": dal 18 al 24 settembre i visitatori della kermesse potranno scoprire in uno stand istituzionale anche l'acquacoltura e assaggiare ricette con l'originale connubio gastronomico granchio blu-funghi porcini. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste partecipa all'edizione numero 31 della Festa del Fungo Porcino a Lariano (in provincia di Roma), in programma dallo scorso 7 settembre, fino a domenica 24 settembre. Il Masaf sarà presente dal 18 al 24 settembre, attraverso il fondo Feamp, con un proprio stand volto a sensibilizzare i partecipanti sulle tematiche più attuali del mondo della pesca e dell'acquacoltura ed in particolare portando il pubblico presente alla “Scoperta del Granchio blu e dell’Acqualcoltura”. Durante la manifestazione si svolgeranno dei convegni tematici e saranno presentate anche delle ricette innovative sull’originale connubio gastronomico fra granchio blu e funghi porcini. La festa è promossa e realizzata dall’Associazione Fungo Porcino costituitasi con lo scopo di promuovere, sviluppare e svolgere attività sociali. Persegue finalità di solidarietà e beneficenza e, per norme statutarie, opera in diversi ambiti: valorizzazione, tutela e salvaguardia dell’ambiente, delle risorse naturali e turistico-ambientali, sviluppando attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi; promozione di corsi di formazione che attengano alla conoscenza delle risorse naturali, all’educazione e all’istruzione dei comportamenti dell’uomo nel rapporto con la natura stessa; promozione della cultura e dell’arte. Viene sottolineato che, grazie all’intervento dell’associazione, durante questi anni è stato possibile impegnare le scuole, presenti a Lariano, in varie iniziative legate alla salvaguardia ed al rispetto dell’ambiente, si è riusciti anche ad assegnare delle borse di studio a quanti si sono aggiudicati il riconoscimento del miglior lavoro realizzato su argomenti prettamente ecologici. La festa, dunque, si inserisce in un contesto finalizzato all’acquisizione di una sana  cultura alimentare e, attraverso la conoscenza dei prodotti tipici della nostra regione e dei processi di trasformazione, vuole essere un prezioso contributo per il miglioramento del processo educativo-formativo delle nuove generazioni. Una festa che oltre a dare l’opportunità di degustare il frutto più prezioso del Parco dei Castelli Romani, vuole rievocare antichissime tradizioni popolari. Infatti  la raccolta del fungo porcino, divenuta quasi un rituale per i larianesi, fa parte di quei gesti quotidiani delle passate generazioni che con questo fruttuoso mestiere sostenevano anche le famiglie più numerose.

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