02 Luglio 2025
Ferrari Amalfi unisce stile avanguardista, motore V8 potenziato e guida versatile con tecnologia avanzata e design minimalista. Lo stile dell’Amalfi mantiene il carattere raffinato della Roma, ma con un approccio più avanguardista. Il frontale si distingue per la scomparsa della tradizionale calandra, sostituita da un’ala flottante che si posiziona sopra una fascia scura, dove sensori e fari sono integrati con discrezione.
Il profilo laterale è essenziale e compatto, caratterizzato da un’ala mobile attiva e da gruppi ottici incastonati in tagli grafici puliti. Flavio Manzoni, direttore del design Ferrari, spiega: “Amalfi è caratterizzata da linee piuttosto incisive che sono però il frutto di una sapiente intersezione tra i volumi”.
L’approccio minimalista si riflette anche negli interni, con un abitacolo semplificato ma elegante basato sul concetto del doppio cockpit che avvolge pilota e passeggero. Spicca il nuovo tunnel centrale in alluminio anodizzato fresato dal pieno, che integra il cancelletto, la sede della chiave, la ricarica wireless e i comandi secondari.
Il feedback degli appassionati ha influenzato l’evoluzione dell’HMI, con un parziale ritorno ai comandi fisici, incluso il pulsante di accensione in alluminio, tutti disposti ergonomicamente sul volante per garantire il massimo controllo al tatto in qualsiasi situazione di guida.
L’interfaccia si compone di tre display principali: un quadro strumenti digitale da 15,6”, un touchscreen capacitivo centrale da 10,25” e un display per il passeggero da 8,8”, che mostra parametri come le forze G o il regime motore.
Il motore V8 biturbo da 3.855 cm³, parte della famiglia F154, è stato potenziato a 640 CV a 7.500 giri/min, con un incremento della potenza specifica a 166 CV/l e un limitatore spostato a 7.600 giri/min.
Gianmaria Fulgenzi, capo dello sviluppo prodotto, spiega: “Il V8 è diverso da quello della Roma: avendo rivisitato gli assi a camme (alleggeriti di 1,3 chili, ndr), riesce ad avere un'elasticità migliore”.
L’accelerazione è migliorata, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi e da 0 a 200 km/h in 9 secondi. Il limitatore del turbo è stato incrementato di circa 6.000 giri, arrivando a 170.000 giri, permettendo curve di accelerazione in quarta marcia molto più performanti rispetto alla Roma. Oltre al basamento riprogettato, l’Amalfi monta una nuova centralina già vista su modelli come la 296 GTB e il Purosangue. Il cambio a doppia frizione a otto rapporti è stato ottimizzato nelle strategie di gestione.
L’Amalfi esprime al meglio le due anime già presenti nella Roma, unendo facilità d’uso quotidiana e prestazioni da vera Ferrari. Il selettore di guida permette di passare rapidamente dalle modalità Wet e Comfort alle più sportive Sport, Race e Esc-Off.
Un lavoro meticoloso sui controlli ha portato all’adozione dell’Abs Evo, già usato su 296 GTB e 12Cilindri, e del sistema brake-by-wire, che riduce gli spazi di frenata di circa dieci metri e mezzo da 200 a 0 km/h, garantendo prestazioni più costanti sia sull’asciutto che sul bagnato.
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