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MAUTO, per l'EXPOSED Torino Foto Festival la mostra fotografica sulla Ferrari, "Luigi Ghirri. Rosso Ferrari"

Al MAUTO è aperta al pubblico da giovedì 2 maggio a domenica 2 giugno la mostra sulla realizzazione della Ferrari, dal progetto fino al lavoro in officina

14 Maggio 2024

Al MAUTO - Museo Nazionale dell'Automobile di Torino, da giovedì 2 maggio a domenica 2 giugno 2024, la Project Room ospiterà il progetto fotografico di Luigi Ghirri, realizzato a Maranello ed esposto al pubblico in occasione di EXPOSED Torino Foto Festival. La mostra, intitolata "Luigi Ghirri. Rosso Ferrari", vuole ripercorrere il lavoro realizzato dal fotografo sia su commissione che a scopo di ricerca personale in onore del celeberrimo marchio di automobili. 

Dal progetto cartaceo alla lavorazione del pellame in officina: l'assemblaggio di una Ferrari narrato attraverso le fotografie

È nella seconda metà degli anni Ottanta che il fotografo Luigi Ghirri documenta le fasi di produzione all’interno dello stabilimento: dagli uffici dei progettisti ai laboratori per la lavorazione del pellame fino alle
officine meccaniche, in un racconto incentrato su quei processi di assemblaggio trasformazione che caratterizzano e accomunano l’automobile e la fotografia.

La Mostra e il potere della fotografia

Le immagini della produzione, gli scorci dell’esposizione, ma anche gli interni del Museo Ferrari a Maranello, sono momenti di un racconto in cui la piccola dimensione di una fotografia ha il potere di custodire tutta la profondità di una storia. Cinquanta scatti esposti – 28 provenienti dall’Archivio Luigi Ghirri e 22 dall’Archivio di Jacobacci & Partners – accompagnati dalla Ferrari F40 del 1990 in prestito dalla Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica e da una scocca in vetroresina della F40 Baby.

Non solo Luigo Ghirri: nella Mostra anche molto altro

All'interno di questa direzione vi è anche la serie dedicata a una replica in scala di una Ferrari F40 prodotta dalla ditta Agostini. Lo scenario, un campo da golf, e la presenza del pilota-bambino accentuano il senso di surreale sospensione che scaturisce dalla vettura in miniatura.

Il medesimo senso di estraniazione sopraggiunge nello spettatore anche nell’ultima sezione, dedicata all’allestimento di
Pierluigi Cerri per l’esposizione del 1988 al Forte di Belvedere di Firenze, in cui le architetture rinascimentali dello sfondo partecipano alla composizione insieme ad alcuni dei modelli Ferrari più iconici e alle strutture in vetro di Cerri.

A completare la Mostra vi è un importante nucleo di fotografie provenienti dalla collezione di Jacobacci & Partners, una realtà che dal 1872 riconosce, valorizza e tutela le eccellenze della creatività italiana. Questa selezione di opere fa parte dello stesso ciclo su Ferrari ed è la sintesi di un percorso in cui il fotografo interpreta l’identità del prestigioso marchio
automobilistico.

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