Askanews
14 Gennaio 2021
Roma, 14 gen. (askanews) - Un progetto discografico su YouTube e sui social media, in attesa che la musica torni a scorrere dal vivo nelle sale da concerto: è "Discovering Bach" della trentenne pianista milanese Maria Cefalà. E' un album e un progetto concertistico ma è stato anche un percorso divulgativo in cinque carceri italiane (San Vittore a Milano, Torre del Gallo a Pavia, Caton Mombello a Brescia, Poggioreale a Napoli, Carcere dei Piccolini a Vigevano). Dall'esperienza nasce anche il volume "Farcitura eccessiva di un tacchino e sue conseguenze": racconto del percorso di Cefalà dal diploma alla laurea in musicologia agli studi bachiani ripresi con la pianista ucraina Anna Kravtchenko. Bach come una filosofia di vita: Invenzioni a due voci BWV 772-786, Concerto Italiano BWV 971, Partita in mi minore BWV 830. In questa clip, Cefalà racconta il "suo" Bach "italiano" e la sua storia complicata, con l'infiammazione al tendine che la portò a smettere di suonare per tre anni.
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