Michele Placido (regista), la Chiesa boccia il film sul "sacrilego" Caravaggio: "rimandato indietro il copione". VIDEO
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Per il suo film, Placido avrebbe fatto delle riprese a Roma interne alla Chiesa, ma non gli è stato possibile, perciò ha scelto di farle a Napoli. Così si è espresso il regista alla conferenza stampa de "L'ombra di Caravaggio", nel quale l'inquisitore (Garrel) indaga, per conto di una Santa Sede indignata, sulle opere e sulla vita del celebre pittore lombardo (Scamarcio).
Alla Festa del cinema di Roma, presso la Sala Petrassi, si è tenuta la conferenza stampa relativa al film "L'ombra di Caravaggio", con parecchia gente sul palco e, subito sotto, in prima fila. Al centro del gruppo sopraelevato, il regista, Michele Placido, anche interprete di un ruolo nel film; intorno a lui, da sinistra: Micaela Ramazzotti, Riccardo Scamarcio, Isabelle Huppert, Louis Garrel, Lolita Chammah e i due produttori, ossia la moglie Federica Luna Vincenti (Goldenart Production) e Paolo Del Brocco (Rai Cinema). In prima fila, invece, c'erano seduti: Vinicio Marchione, il rapper Tedua, al suo debutto cinematografico, Lea Gavino e Michelangelo Placido, oltre ai due sceneggiatori del film.
In "L'ombra di Caravaggio", l'inquisitore della Santa Sede indaga sulla vita di Caravaggio, sui suoi vizi, sulla sua tendenza a unire sacro e profano, indignando la Chiesa e i potenti, salvo due: Costanza Colonna e Scipione Borghese, il nipote del Papa.