Lecis (EY): "Il Premio Shape the Future ci aiuta a guardare avanti; l'imprenditoria italiana è sana e questo evento lo testimonia"
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Il Markets Leader di EY Italia, in occasione della consegna del Premio Ey Shape the Future, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia in cui ha parlato del significato del premio, del futuro e della situazione imprenditoriale italiana
Francesco Lecis, Markets Leader di EY Italia, in occasione della consegna del Premio Ey Shape the Future, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia in cui ha parlato del significato del premio, del futuro e della situazione imprenditoriale italiana.
Save the Future, come nasce l'idea del premio?
Quest'anno abbiamo istituito il premio Shape the Future perché pensiamo che mai come adesso è un momento di grandissima trasformazione, in cui il futuro accelera e noi facciamo fatica a stargli dietro, sia necessario indicare chi ha il coraggio di immaginarlo, di realizzarlo e anche di realizzarlo per gli altri. Per cui il Premio Shape the Future ci aiuta a guardare avanti non solamente le novità del mercato, ma anche le aziende che hanno la capacità di trasformarsi e di trasformare loro e la filiera a cui appartengono
In che modo avete scelto le aziende vincitrici?
Abbiamo scelto le aziende che non solo avessero delle performance industriali ottime, ma anche le aziende che hanno avuto la capacità di trasformarsi, di trasformare i loro fornitori e di e di essere propositive nei confronti dei loro clienti. In più abbiamo guardato anche alle imprese che hanno creato degli step di innovazione molto forti nel mondo della loro industria. Per esempio se ci rifacciamo a Menarini abbiamo voluto premiare come sono stati in grado di immaginare il futuro e anche di immaginare dei prodotti che potrebbero trasformare la vita di tutti
In che situazioni è l'imprenditoria italiana ad oggi?
Gli italiani sono un popolo di imprenditori e continuano a essere un popolo di imprenditori. L'imprenditoria italiana è sana e io penso che la serata di oggi lo testimoni. È chiaro che in questo momento bisogna davvero avere il coraggio di guardare chi è capace di rinnovarsi affrontando con coraggio e in maniera puntuale temi importanti quali il passaggio generazionale. Dobbiamo sempre di più guardare verso i nostri giovani e dobbiamo sempre di più rivolgere l'attenzione all'estero come mercato, anche per imparare quelle competenze che oggi ci mancano.