Mascetti (Chloe): "Ci siamo accorti che le principali sfide legate all'alimentazione coincidono con gli obiettivi che si hanno in una stazione spaziale"

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Il giornale d'Italia ha intervistato il CEO di Chloe in occasione dell'appuntamento Eataly del ciclo FoodForward: "Il nostro sistema è stato sviluppato per far fronte alle sfide che ci sono nei grandi centri abitati ovvero poco spazio, carenza di acqua, necessità di avere del cibo che faccia davvero la differenza nella dieta umana"

Luca Mascetti, CEO di Chloe, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia durante l'appuntamento di Eataly del ciclo FoodForward spiegando come la tecnologia sviluppata dalla startup punti a rendere la coltivazione sostenibile in qualsiasi ambiente, anche estremo, affrontando temi come l’uso efficiente dell’acqua e la produzione di cibo di qualità con risorse limitate

Ci racconti in breve questa iniziativa 

Siamo molto felici di essere stati invitati a questo evento. Eataly e LifeGate sono garanzia di qualità quando si parla di contenuti di divulgazione scientifica e siamo onorati di essere stati invitati con il nostro prodotto. Beh, abbiamo notato che il nostro sistema è stato sviluppato per far fronte alle sfide che ci sono adesso nei grandi centri abitati, quindi poco spazio, carenza di acqua, necessità di avere del cibo nutriente e buono e che faccia effettivamente la differenza nella dieta umana. E ci siamo accorti che, guarda caso, sono gli stessi obiettivi che si hanno in una stazione spaziale o comunque in futuri insediamenti e la nostra tecnica di coltivazione permette anche la coltivazione in ambienti con microgravità. Motivo per cui abbiamo partecipato anche a concorsi della NASA con un discreto successo

Quali sono state le sfide tecniche principali da affrontare per voi che avete deciso di portare il cibo oltre la terra? 

 Beh, il problema fondamentale qui è l'acqua. Quindi la sfida principale è stata quella di trovare un sistema per dare alla pianta l'acqua necessaria, senza avere bisogno però di creare dei sistemi che avessero bisogno di grandi livelli di manutenzione e di essere seguiti troppo dal personale. Quindi ci siamo inventati questo sistema che potremmo paragonare se vogliamo alla Nespresso dell'agricoltura che si basa sul concetto di cialda che si può tenere a stock fino a un anno e mezzo. E a quel punto, una volta idratata substrato in cui sono già inseriti semi nutrienti funziona da spugna che l'acqua alla pianta quando serve nei vari livelli, nei vari stadi di crescita