Gullace (RINA): "La scelta di Eataly di rivolgersi a RINA è stata fatta proprio per aumentare la fiducia del prodotto nei confronti del consumatore"

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Il Giornale d'Italia ha intervistato l'Head of Food Product Management di RINA: "In questo processo siamo dovuti intervenire per verificare che i requisiti contenuti all'interno del disciplinare tecnico fossero oggettivi e coerenti con gli obiettivi stabiliti.

Simona Gullace, Head of Food Product Management di RINA, è stata intervistata da Il Giornale d'Italia durante l'evento di presentazione del progetto Eataly alla radice, spiegando che la collaborazione con Eataly per il progetto Eataly alla radice nasce dall’esigenza di rafforzare la credibilità e la fiducia del consumatore attraverso la certificazione indipendente di un ente terzo. RINA ha seguito tutte le fasi del progetto, dalla validazione del disciplinare tecnico di filiera.

Da dove nasce la volontà da parte di RINA di sposare questo progetto?

Questa è una domanda molto interessante, perché in realtà Eataly avrebbe potuto fare questo progetto in totale autonomia, cioè il fatto di essersi rivolto ad un ente di certificazione, quindi un ente terzo, indipendente, è stato fatto proprio per aumentare la credibilità e la fiducia del prodotto nei confronti appunto del consumatore, e soprattutto perché in realtà dietro tutta l'attività di certificazione c'è tutto un lavoro che è stato svolto in due fasi: una prima fase è stata la validazione di questo documento disciplinare tecnico di Eataly alla radice, che parte proprio coinvolgendo tutta la filiera a partire dalla terra, proprio dalla radice dal campo fino ad arrivare, attraverso il passaggio della semola al prodotto finito, la pasta. Noi in questo processo siamo dovuti intervenire per verificare che questi requisiti contenuti all'interno del disciplinare tecnico fossero oggettivi, misurabili e coerenti con gli obiettivi stabiliti dei pilastri, poiché il progetto si basa su quattro pilastri principali che sono il clima, la terra, l'acqua e l'identità. Una volta finita questa parte di validazione, siamo poi andati proprio a verificare l'applicazione dei requisiti presso ogni pezzo della filiera, a partire dalle aziende agricole il Mulino De Vita e il Pastificio a Feltria e per ogni fase della filiera abbiamo comunque sempre condotto un'attività che potesse garantire la tracciabilità del prodotto quindi del frumento della semola e della pasta