Vigilante(GSE): "Bisogna adattarsi ai cambiamenti, passare da un approccio ideologico ad un approccio più pragmatico"

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Il Giornale d'Italia ha intervistato l'AD di GSE durante l'Italian Energy Summit 2025: "Abbiamo un un piano di formazione sia per le imprese che per gli enti locali ma anche un'attività di formazione in in Aula"

Vinicio Mosè Vigilante, AD di GSE, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione dell'Italian Energy Summit 2025, dichiarando il duplice obbiettivo di semplificare l'accesso alle opportunità offerte dalla transizione e ridurre i consumi energetici attraverso una maggiore consapevolezza normativa e procedurale.  

Nuovi mercati energetici, diversificazione, innovazione e sostenibilità: a che punto siamo? 

Qui siamo a buon punto, ci sono tutte le condizioni per affrontare una situazione molto complessa dal punto di vista geopolitico che impone anche una riflessione sugli strumenti e sulla direzione che era stata intrapresa qualche anno addietro, quando la situazione era molto diversa. Bisogna perciò adattarsi ai cambiamenti, passare da un approccio ideologico ad un approccio più pragmatico. La transizione deve coniugare l'interesse assoluto a realizzare fonti rinnovabiliquindi a fare efficienza energetica con le esigenze del consumatore che sono quelle di pagare il giusto l'energia.

Considerando gli scenari geopolitici a cui ha accennato, quale crede che sarà la situazione nei prossimi anni?

 Per quanto riguarda l'osservatorio GSEparliamo di una transizione diversa rispetto a quella immaginata nel passato. Una transizione direi sensata, che deve avere senso per le imprese e per i cittadini, altrimenti rischia di essere una zavorra per il Paese.

Quali sono i progetti in corso sul versante della formazione?  

Come GSE abbiamo avviato un programma di formazione per i cittadini ma soprattutto per le imprese, per gli enti locali, soprattutto per i funzionari degli enti locali. Il loro ruolo è importante da un duplice punto di vista: innanzitutto, come soggetti che autorizzano la realizzazione di interventi di fonti rinnovabili, ma sono anche gestori del patrimonio immobiliare pubblico e devono fare il possibile per ridurre i consumi. Per quanto riguarda le imprese, la formazione è fondamentale perché la normativa è complessa. Ci sono tantissimi aspetti anche legati alle questioni procedurali, noi cerchiamo di semplificare le attività del GSE in una logica di sburocratizzazione ed è fondamentale la formazione in maniera tale che le imprese colgano appieno le opportunità che derivano dalla transizione energetica.

Su un piano più concreto, come si sviluppano questi progetti di formazione? 

Abbiamo un un piano di formazione sia per le imprese che per gli enti locali, ma anche un'attività di formazione in Aula. C'è la possibilità  per le imprese per gli enti locali di partecipare a questi momenti formativi e parliamo di decine di migliaia di soggetti che sono stati già interessati dai nostri interventi formativi. È una formazione gratuita, dunque da questo punto di vista c'è un particolare beneficio.