Camilleri (Hera):" Abbiamo circa 4.400 contratti da gestire, con il nuovo protocollo supportiamo la digitalizzazione per un controllo in tempo reale"

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Il Direttore Centrale Personale e Organizzazione del Gruppo Hera nell'intervista rilasciata a Il Giornale d'Italia ha spiegato le novità del Protocollo che recepisce le riforme normative e introduce controlli digitali e sicurezza nella filiera

Nell'intervista rilasciata a Il Giornale d'Italia, in occasione della presentazione del nuovo Protocollo sugli Appalti firmato dal Gruppo Hera e nove sindacati, il Direttore Centrale Personale e Organizzazione del Gruppo Hera, Alessandro Camilleri, ha illustrato le novità del documento.

Perché avete voluto questo nuovo Protocollo sugli Appalti?

Il nuovo Protocollo sugli Appalti che abbiamo sottoscritto questa settimana è un protocollo innovativo, ma basa le sue origini proprio sul protocollo che avevamo già sottoscritto nel 2016Per noi quello che è intervenuto in questi nove anni è qualcosa di importante perché abbiamo sia applicato il protocollo precedente che anticipava anche gli ulteriori sviluppi normativi che sono intervenuti, ma soprattutto abbiamo consolidato anche delle prassi che abbiamo applicato in questi anni  in termini di miglioramento del protocollo stesso. Riguardano le tutele che andiamo ad applicare proprio sui contratti di lavoro riguardano le tutele che si occuperanno di garantire dignità, equità di trattamento lungo tutta la filiera del lavoro. Riguardano anche i controlli che beneficiano anche delle innovazioni digitali che ci permettono di avere dei controlli in cantiere ad esempio in tempo reale per capire che tutto quello che sta avvenendo è in regola, che sia anche trasparente. Tenete conto che per esempio l'ANAC nell'ultimo rapporto del 2024  ha definito il nostro paese ad elevato rischio di legalità e trasparenza, proprio lungo tutta la filiera.  Allora per noi aumentare la capacità e la qualità dei controlli è un elemento fondamentale  per assicurare che quello che scriviamo poi avvenga realmente durante il lavoro

Cosa vi aspettate dal nuovo Protocollo?

Il nostro augurio intanto è di saperlo applicare bene nel nostro contesto, questo è il nostro impegno principale, poi se questo possa essere anche un buon esempio per altri, per noi è una testimonianza della responsabilità sociale che la nostra impresa vuole avere e che vuole perseguire nel corso del tempo

Quali sono gli aspetti che monitorerete più da vicino e quali, secondo voi, saranno magari i prossimi step, se ci può anticipare qualcosa?

Sì, gli aspetti che monitoreremo sempre di più riguardano la correttezza anche dei contratti, la correttezza anche delle regolarità, per esempio, che sono già previste dal punto di vista legale, ma che miglioreremo anche in termini di tempistiche, di rilevazione, ad esempio la regolarità contributiva che riguarda come obbligo tutti i fornitori. Saremo sempre più tempestivi nel rilevarla, nell'assicurarla e nel far sì che tutto quello che è previsto come qualità del lavoro durante la filiera sia anche supportato da digitalizzazione, tutto quello che è un controllo digitale oggi può avvenire in tempo reale, non sempre questo è facile da eseguire perché comunque attorno a noi gira un indotto molto significativo, tenete conto che abbiamo più di 1800 fornitori, abbiamo 4.400 contratti circa da gestire e questo significa che se mettiamo insieme la popolazione che già lavora all'interno del Gruppo Hera e quella di principali fornitori superiamo anche probabilmente le 20.000 unità, quindi significa essere coerenti anche dal punto di vista applicativo a tutto questo livello di capillarità

 

Può effettivamente evidenziare le differenze con il protocollo del 2016?

Dal 2016 ad oggi ad esempio è stato rinnovato anche il Codice degli Appalti nel 2023, è stato fatto anche il correttivo nel 25, è stato fatto il decreto infrastruttura, tutte queste novità normative noi le abbiamo recepite e anche cercato di migliorare all'interno del nostro protocollo e in più tutte le prassi che abbiamo messo in atto in questi anni, quindi appunto i processi digitali che raccontavo prima, di cui parlavo prima, sono già un elemento di innovazione significativo e poi stiamo attenti anche a livello di subappalto all'interno dei singoli contratti, quindi abbiamo limitato il ricorso subappalto, il subappalto a cascata, abbiamo assicurato che non ci sia possibilità di ribasso sulla mano d'opera, sulla sicurezza e quindi tutti questi sono elementi di novità importanti che faranno parte del nostro impegno futuro