Pompei (Deloitte): "Nuovi mercati per gli investimenti nel luxury, il punto di forza delle aziende italiane: velocità e flessibilità"
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Il Ceo di Deloitte Italia ha raccontato a il Giornale d'Italia lo studio: "Fashion & Luxury Private Equity Survey 2025", evidenziando i cambiamenti nel mercato del lusso
Il Ceo di Deloitte Italia, Fabio Pompei, ha raccontato a Il Giornale d’Italia lo studio: “Fashion & Luxury Private Equity and Survey 2025” realizzato con un panel di 60 investitori e 114 aziende
“Abbiamo, nella nostra gallery di Deloitte nella chiesa San Paolo converso, ospitato l’evento dedicato a un tema che per noi e per il sistema Italia è molto importante: la nostra survey sul private equity nel mondo del fashion luxury dalla quale abbiamo ricavato delle informazioni, dei dati, delle risultanze, credo molto interessanti perché se da un lato alcuni aspetti potevano essere, non dico scontati, ma comunque prevedibili. La preoccupazione di molti degli operatori e degli intervistati sugli effetti e impatti, che indubbiamente il tema dei dazi ha prodotto un po’ su tutto il comparto, 8 su 10 hanno manifestato effettivamente questa grande preoccupazione; dall'altro lato però, ed è il dato positivo che poteva essere meno prevedibile, 9 su 10 invece hanno testimoniato la loro volontà di continuare ad investire nel settore e questo direi che è un aspetto particolarmente importante perché da ci dà l'indicazione, la dimostrazione di come questo comparto sia molto resiliente, ma dall'altra anche che soprattutto gli operatori vedono nel settore un settore dove ancora ci sono delle potenzialità di crescita e questo è sicuramente il dato più importante da sottolineare”
Ci sono delle zone come il Middle East e l’India che stanno attirando di più l’interesse degli investitori rispetto all’Italia?
Ma sicuramente diciamo il tema della diversificazione è un tema che gli operatori italiani stanno prendendo in considerazione e ovviamente nel dubbio che ci possano essere degli impatti sul mercato americano e su quello statunitense sicuramente si sta guardando anche a mercati alternativi quindi nel Far East, in India, il mondo del Middle East, del Sud America. Ma l’Italia è per certi aspetti siamo facilitata perché le imprese italiane, a differenza magari di grandi altri Paesi, sono di dimensione medio piccole anche nel settore della moda, quindi con delle capacità di prendere decisioni e di muoversi molto più rapide e più flessibili di altri paesi e in questo caso la velocità e la flessibilità è sicuramente un'arma vincente