Passero, Alleanza Assicurazioni: “Educazione finanziaria femminile, perché 4 donne su 10 non hanno un conto corrente, c’è subordinazione economica”
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“Le donne hanno un tasso di occupazione del 57% contro il 78% degli uomini ed un gap di retribuzione del 20%; 1 violenza denunciata su 3 è di carattere economico”
Oggi l'evento “Educazione finanziaria al femminile come strumento di equità sociale” organizzato da CEOforLIFE, con il sostegno di Alleanza Assicurazioni, svoltosi a Roma presso il CEOforLIFE ClubHouse di Montecitorio. Davide Passero, CEO Alleanza Assicurazioni, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia:
“Oggi parliamo, ma non solo oggi, dell’educazione finanziaria, che è un tema particolarmente rilevante per il nostro Paese. L’Italia, come è noto, ha un deficit di educazione finanziaria, siamo sotto la media europea. Questo è collegato, il livello di educazione finanziaria è collegato con lo sviluppo del Paese e la diffusione del benessere sociale.
Quindi avere maggiore educazione finanziaria significa ridurre il divario fra chi sa e chi non sa. In particolare, vi sono categorie fragili, come i giovani, i nuovi italiani, e in particolare le donne.
Noi vogliamo, oggi, sottolineare il tema delle donne, perché è un tema molto rilevante, perché l’educazione finanziaria al femminile significa contribuire a una maggiore libertà ed emancipazione.
Le donne, oggi, hanno un un gap di educazione finanziaria. Questo in qualche modo si trasferisce, si riverbera sulle occasioni di lavoro.
Sappiamo che le donne hanno una occupazione, un tasso di occupazione, del 57% in Italia, contro il 78% degli uomini. C’è un gap nella retribuzione di circa il 20%, a parità di posizione.
Quattro donne su 10, in Italia, non hanno un conto corrente, quindi c’è una subordinazione economica, che è lasciata tipicamente all’uomo. Questo, lo ripeto, si riverbera in un limite alla libertà femminile, alla libertà di espressione, alla libertà di parola.
Da ultimo, ricordo il dato drammatico, che una violenza su tre, in Italia, denunciata, è una violenza di carattere economico. A significare la profonda rilevanza di questo tema.
Noi pensiamo che questo sforzo deve essere uno sforzo collettivo e quindi deve unire le istituzioni pubbliche, Ministero del Tesoro, ma anche le autority finanziarie.
C’è un comitato, che si chiama Comitato Edufin, promosso proprio dal Ministero dell’Economia, deve unire i grandi operatori privati, quali siamo noi, di Alleanza e del Gruppo Generali. Deve includere, ovviamente, le istituzioni scolastiche e io credo che anche i media debbano fare la loro parte. Perché di questo deficit di educazione finanziaria si parla troppo poco, si parla molto di deficit digitale, in Italia, non abbastanza di educazione finanziaria e di migliorare questo.
Importante, adesso, il nuovo Decreto capitali, che finalmente introduce, introdurrà, l’obbligo di educazione finanziaria all’interno dell’educazione fisica civica, nella scuola dell’obbligo. Un passo importante, di una legge, che giaceva da oltre 10 anni e non era ancora stata approvata.
Più che le iniziative legislative, da intraprendere, è la mobilitazione. Bisogna fare formazione e fare informazione. Noi nel nostro piccolo, di Alleanza, che poi tanto piccolo non è, perché lavoriamo con oltre 10.000 consulenti assicurativi in tutta Italia, stiamo cercando di dare appunto il nostro contributo.
Perché organizziamo eventi, seminari aperti al pubblico, assolutamente gratuiti ovviamente. Ne abbiamo già organizzati, in questi anni, più di 3500, hanno partecipato oltre 300.000 persone. Quindi è un movimento. Quanto più sapremo, tutti, aggregare sforzi, aggregare risorse, tanto più riusciremo in questo nobile intento.”
Il tema dell'educazione finanziaria riveste un ruolo fondamentale all’interno dei 17 obiettivi SDGs dell’Agenda ONU e delle sei Missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In particolare, la Missione n. 4 del PNRR mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un'economia basata sull'alta conoscenza, competitività̀ e resilienza, partendo dalla consapevolezza delle criticità̀ presenti nel nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca.