30 Maggio 2024
La Corea del Nord ha lanciato palloncini di feci e spazzatura contro la Corea del Sud, in risposta ai volantini che Seul continua a far circolare anti-Pyongyang.
Il conflitto a distanza tra le due Coree ha preso una piega che nessuno si sarebbe mai aspettato. Ora la battaglia viene fatta con palloncini pieni di feci e spazzatura. La decisione di lanciarli arriva da Pyongyang che ne ha inviati oltre 150. Si tratta di palloncini aerostatici bianchi, in grado di attraversare il confine intercoreano.
L'agenzia di stampa Yonhap ha riferito che l'esercito di Seul ha rilevato mercoledì 29 maggio numerosi involucri volanti, alcuni dei quali contenevano apparentemente "volantini di propaganda e altri oggetti sparsi", comprese bottiglie di plastica, batterie, parti di scarpe. "È stato riferito che alcuni dei palloncini caduti avevano dei liquami appesi in sacchi, che, sebbene difficile da confermare, si presume fossero feci a causa del colore scuro e dell'odore", ha aggiunto Yonhap. POi sarebbe arrivata la conferma.
I palloncini di feci hanno attraversato il confine e sono caduti in varie località del Paese, raggiungendo anche la provincia di South Gyeongsang.
Non si tratta del primo lancio di palloncini che attraversa il confine tra le due Coree. All'inizio di questa settimana, il Nord aveva parlato di "un'azione colpo per colpo" a seguito del lancio dal Sud di palloncini contenenti volantini anti-Pyongyang e chiavette USB piene di contenuti della cultura pop sudcoreana. Nei volantini erano contenuti messaggi che criticano il regime nordcoreano e incoraggiano il dissenso tra i cittadini del Nord.
"Cumuli di carta straccia e sporcizia saranno presto sparsi sulle zone di confine e all'interno della Repubblica di Corea, e si potrà sperimentare direttamente quanto sforzo sia necessario per rimuoverli", ha detto Kim Kang Il, vice ministro della Difesa nazionale della Corea del Nord sui media statali.
Questi lanci rappresentano un "chiaro sfregio alle normative internazionali", ha sottolineato un funzionario del Joint Chiefs of Staff (JCS) della Corea del Sud, denunciando tali atti come “disumani e volgari”.
Secondo Peter Ward, ricercatore presso il Sejong Institute, “l’utilizzo di palloncini per fini propagandistici o come forma di protesta è molto meno rischioso di un’azione militare aperta, ma complica notevolmente la gestione della situazione senza un’escalation militare incontrollabile”.
Tuttavia c'è chi ritiene che il lancio di palloncini di feci e spazzatura da parte della Corea del Nord possa essere un autogol perché ora la Corea del Sud, analizzandone il contenuto, potrà avere informazioni sulle abitudini alimentari del Nord.
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