Calcio, scandalo Sampdoria dopo servizio Le Iene: “Se paghi 70mila € puoi diventare un calciatore professionista” - VIDEO
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Il servizio ha svelato i retroscena del trasferimento di Emanuele Profeti, giovane calciatore proveniente dalla Ronciglione United
La Sampdoria è finita in uno scandalo dopo un’inchiesta condotta dal programma televisivo Le Iene. Il servizio racconta di come, tramite un pagamento di 70mila € si possa diventare un calciatore professionista.
Scandalo Sampdoria dopo servizio Le Iene: “Se paghi 70mila € puoi diventare un calciatore professionista”
Il servizio ha svelato i retroscena del trasferimento di Emanuele Profeti, giovane calciatore proveniente dalla Ronciglione United (Viterbo), che sarebbe approdato alla società blucerchiata nel corso della sessione invernale del calciomercato grazie al pagamento di una presunta sponsorizzazione. Una somma di 70mila euro, formalmente giustificata come sostegno economico per il “marketing” del club, avrebbe spalancato al ragazzo le porte del settore giovanile doriano.
Il tutto è stato documentato da una telecamera nascosta. Un giornalista de Le Iene si è finto il fratello del ragazzo e, insieme a lui, ha incontrato presso il centro sportivo di Bogliasco il responsabile del settore giovanile Luca Silvani e l’agente Giulio Biasin, che si sarebbe fatto garante dell’operazione. Quest’ultimo – si vede nel servizio – rassicura la famiglia del giovane dicendo di avere contatti influenti e chiarisce i termini dell'accordo.
“Si parla di 10mila euro per il marketing della Samp in forma di sponsorizzazione, più altri 60mila euro”, si spiega nel servizio, anche se per quest’ultima cifra non esistono ancora riscontri documentali. Resta il fatto che, senza che nessuno avesse mai visionato il ragazzo in campo, il tesseramento viene avviato con regolare iter: visite mediche, firma del contratto, consegna della maglia e foto ufficiale.
Un sistema che, secondo quanto mostrato, si basa su sponsorizzazioni fittizie per garantire un posto nei vivai delle società professionistiche. Una pratica che, se confermata, configurerebbe un illecito grave e strutturato, fondato sulla complicità tra procuratori e dirigenti calcistici.
La Sampdoria prende le distanze dal servizio de Le Iene
In seguito alla messa in onda del servizio, l’U.C. Sampdoria ha pubblicato un comunicato ufficiale nel quale prende nettamente le distanze da quanto emerso: "L'U.C. Sampdoria precisa con assoluta fermezza di non aver mai sottoscritto, autorizzato o approvato alcun tipo di accordo, contratto o intesa – diretta o indiretta – finalizzata a una sponsorizzazione connessa al tesseramento del signor Profeti, né con lui né con soggetti a lui riconducibili. Ogni eventuale iniziativa assunta in tal senso è da considerarsi del tutto estranea alle modalità operative della società, che ne declina ogni coinvolgimento e responsabilità".
Il club ha inoltre annunciato l’apertura di una indagine interna volta a chiarire i fatti e accertare eventuali responsabilità individuali.