16 Aprile 2025
Roma, 16 apr. - "In Italia, il settore delle slot machine e delle videolottery (VLT) è soggetto a normative e imposizioni fiscali significativamente più restrittive rispetto ad altri giochi d'azzardo, creando una disparità che genera conseguenze negative non solo per gli operatori, ma anche per l'Erario, l'occupazione e la tutela dei giocatori. Questa situazione, definita da molti come "discriminatoria", si manifesta attraverso regole come il distanziometro - che obbliga i punti gioco a mantenere una distanza minima da luoghi sensibili, come scuole o chiese - e limitazioni orarie imposte da molti Comuni. Tali misure, però, si applicano quasi esclusivamente a slot nei bar e sale VLT, mentre altri prodotti come scommesse, Gratta e Vinci e, soprattutto, giochi online ne sono generalmente esenti, godendo di una regolamentazione più permissiva. - riferisce il Prof. Stellato - quo e sostenibile. Un approccio di questo tipo non solo tutelerebbe i giocatori, garantendo un'offerta legale più accessibile e controllata, ma salvaguarderebbe anche le entrate erariali e l'occupazione. Inoltre, rafforzare l'offerta legale attraverso tecnologie innovative - come dispositivi che rilevano comportamenti a rischio e inviano avvisi ai giocatori - potrebbe migliorare la prevenzione del gioco patologico, obiettivo che le attuali restrizioni non stanno raggiungendo. Continuare a penalizzare slot e VLT non è solo ingiusto, ma si sta rivelando autolesionista. Le disparità normative e fiscali favoriscono inconsapevolmente i canali meno controllabili, come il gioco online e quello illegale, con conseguenze negative per i conti pubblici, la sicurezza dei giocatori e la sostenibilità del settore. Solo un approccio più equilibrato e moderno potrà consentire allo Stato di massimizzare le entrate, proteggere i cittadini e contrastare efficacemente il gioco irregolare, evitando di danneggiare sé stesso e la collettività", dice il Prof. Ezio Stellato, Docente di Diritto tributario, commercialista ed esperto fiscale.
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