08 Gennaio 2025
Alle 16:15 di oggi l'arrivo e l'atterraggio dell'aereo militare con a bordo Cecilia Sala all'aeroporto di Ciampino, come si vede dal video. La giornalista, arrestata a Teheran il 19 dicembre 2024 e detenuta nel carcere di Evin, è stata liberata grazie a un intenso lavoro diplomatico. Ad accompagnarla nel viaggio di ritorno, il direttore dell'Aise, Giovanni Caravella.
Ad accogliere la giornalista la premier italiana Giorgia Meloni e il ministro degli esteri Antonio Tajani, entrambi a Ciampino ad attendere l'atterraggio e il ritorno in patria di Sala. Ma anche i genitori e il compagno, anche lui giornalista del Foglio, con il quale è stata ritratta in un tenero abbraccio.
La notizia della liberazione di Cecilia Sala è stata accolta con gioia e sollievo. Il padre di Cecilia Sala ha dichiarato prima che atterrasse: "Dirò a Cecilia che sono orgoglioso di lei e della capacità e la compostezza che ha avuto in questa vicenda. Nei suoi giorni di prigionia l'ho sentita tre volte. In questo periodo ho avuto l'impressione di una partita a scacchi, ma i giocatori non erano soltanto due".
Il compagno di Cecilia ha aggiunto: "L'ho sentita, mi ha detto; 'ci vediamo tra poco'. Era emozionata e contentissima. Le ho risposto anche io: ci vediamo a Roma". La premier Giorgia Meloni ha espresso gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito al ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi.
L'arresto di Cecilia Sala in Iran aveva suscitato preoccupazione e mobilitato le istituzioni italiane. La giornalista era stata fermata senza sapere perché, con l'accusa generica di "violazione delle leggi della Repubblica islamica" . Durante la detenzione, le sue condizioni erano state motivo di apprensione; in una telefonata ai familiari, aveva riferito di dormire su due coperte, senza materasso, in una cella illuminata 24 ore su 24 .
Il governo italiano ha lavorato intensamente per ottenere la sua liberazione. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva dichiarato in più occasioni: "Stiamo lavorando per la liberazione di Cecilia". Anche i genitori della giornalista avevano chiesto il silenzio stampa per facilitare le trattative, sottolineando la delicatezza della situazione .
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