Raimondo Todaro: nuova donna nella sua vita. E' Elisa Isoardi? Scoop clamoroso

Raimondo Todaro ha trovato l'amore? Chi sarà la fortunata?

Raimondo Todaro, una nuova donna nella sua vita. E' Elisa Isoardi?

Raimondo Todaro ed Elisa Isoardi hanno formato la coppia più chiacchierata di Ballando con le Stelle. Il loro presunto flirt ha attirato l'attenzione di tutti i telespettatori.

I due non hanno mai confermato i rumors, ma hanno commentato che avrebbero deciso che cosa fare del loro rapporto solo dopo la fine del programma.

Ma ora che Ballando con le Stelle è terminato ci sono delle inaspettate novità...

Raimondo Todaro è innamorato: di chi?

Raimondo Todaro si è innamorato ma la fortunata non è Elisa Isoardi.

Il famoso ballerino è stato fotografato dal settimanale Chi in compagnia di una donna nuova. Le foto pubblicate sono molto chiare e non lasciano dubbi: i due sono mano nella mano, salgono insieme in scooter e si scambiano quello che sembrerebbe essere un bacio.

Chi è la fortunata?

Raimondo Todaro innamorato di Sara Arfaoui, professoressa de L’Eredità?

La donna che ha rubato il cuore di Raimondo Todaro, e immortalata nelle foto pubblicate dal settimanale Chi, è Sara Arfaoui, professoressa de L’Eredità.

Come già detto, i due nelle foto appaiono molto intimi, Raimondo si accorge perfino della presenza dei paparazzi ma non tenta di nascondersi: è single e libero.

Chi è Sara Arfaoui, nuova fiamma di Raimondo Todaro?

Nata a Nizza il 17 luglio 1995, Sara ha cominciato a lavorare come modella a partire dai 16 anni. Arrivata in Italia una volta diventata maggiorenne, approda a L’Eredità nel ruolo di professoressa nel 2019.

Accanto a lei sul palco un altro volto noto al grande pubblico, l’ex corteggiatrice di Uomini e Donne Ginevra Pisani.

Sara Arfaoui, pur essendo bellissima, ha confessato di avere subito bullismo quando era giovanissima a causa del suo aspetto fisico: “Da bambina ero una spilungona dal viso stretto con labbra carnose, frutto delle mie origini tunisine, e dalle gambe secche secche. E tanto bastava perché gli altri miei coetanei mi percepissero come ‘diversa’ e mi bullizzassero”.