Covid Italia, Abruzzo diventa arancione: Marsilio dice da domani, ma il governo dal 9
L'Italia esce dalla zona rossa: da domani Abruzzo in zona arancione
E' stata firmata l'ordinanza: l'Abruzzo esce dalla zona rossa e entra in quella arancione. Così l'Italia non ha più zone rosse. Con l'approdo dell'Abruzzo in zona arancione, il Paese entra in una nuova fase: nessuna regione è più strettamente in lockdown. Restano arancioni anche Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia di Bolzano, Toscana, Campania, Basilicata e Calabria. Le altre undici regioni, oltre alla provincia di Trento, sono gialle.
L'Abruzzo diventa zona arancione, ma non subito secondo il governo. Il governatore Marco Marsilio ha firmato l’ordinanza, ma la regione, secondo quanto indicano fonti dell'esecutivo, dovrà aspettare ancora due giorni.
"L'Abruzzo era stata dichiarato con 2 giorni d'anticipo zona rossa, che poi fu decretata di venerdì. C'è la disponibilità del governo a riconoscere la fine della zona rossa nelle tre settimane necessarie e obbligatorie", dice a 'Live non è la D'Urso' il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. "Se l'Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l'intesa del Ministero della Salute. Se decide autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina - avverte l'esponente Pd - sarà diffidato perché diventa inevitabile tutelare sul piano sanitario tutti gli abruzzesi e tutti gli italiani".
Covid Italia, contagi in Italia: ecco i dati di oggi
Sono 18.887 i nuovi casi di coronavirus, e 564 i morti, registrati in Italia nelle ultime 24 ore, comesi apprende dal nuovo bollettino del ministero della Salute. I guariti o dimessi sono 17.186.
Covid Italia, Arcuri: "Sarà un Natale di responsabilità"
"Sarà un Natale di responsabilità, sacrificio e di speranza perché un po' di luce alla fine del tunnel si comincia a vedere", ha detto il commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ospite a "Mezz'ora in Più" su Rai3. "Sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune - ha spiegato -. Per chi lo ha avuto, il periodo di immunità si conlcuderà e quindi sarà ragionevole che siano vaccinati anche loro. Ma non saranno i primi e neppure i secondi".
"C'è una sola ragione per la quale questo piano possa andare male: che gli enti preposti non autorizzino una quantità di imprese sufficiente a mettere tutta la popolazione del mondo che lo vorrà nelle condizioni di essere vaccinata. Se ci saranno i vaccini faremo in modo che tutti gli italiani potranno vaccinarsi, nei tempi e nei modi che saranno consentiti", ha aggiunto il Commissario.
"I migranti hanno diritti uguali a quelli dei cittadini italiani. Sarebbe molto importante che tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, possano esserre sottoposte alla vaccinazione".
Come Cts "ci contestano di avere troppa forze e di essere troppo influenti - ha detto il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, a Mezz'ora in Più -. Sono in tanti, anche la politica. Il conflitto tra politici e scienziati è comprensibile: la politica fa la politica e gli scienziati dettano le regole della scienza. Alla politica fa comodo che un metro sia 70 centimetri. Le indicazioni sui trasporti hanno dato grossi problemi alle grandi compagnie, ad esempio, perché abbiamo fornito regole sul distanziamento". Ci apprestiamo ad entrare in una fase in cui "avremo il raddoppio della criticità - ha spiegato Miozzo -, nei Pronto Soccorso arriveranno coloro che avranno l'influenza stagionale e coloro che avranno il Covid vero e proprio. Avremmo potuto imporre un lockdown assoluto, ma non possiamo permettercelo. Immaginiamo misure restrittive ma compatibili con la vita del Paese". E poi ancora: "l'obbligo vaccinale prevede una norma di legge primaria. E' un percorso che va fatto attraverso il Parlamento. Se dovesse esserci l'obbligo potrebbe esserci per categorie ad alto rischio come i sanitari. Per gli altri, come un semplice pensionato, vale più il convincimento che l'obbligo. Personalmente per le vaccinazioni sono per un'idea un po' più rigida".