Covid, Ricciardi: 'Terza ondata sarebbe insostenibile'
"Il persona sanitario è alle strette: ogni giorno 900 medici e infermieri contraggono il virus": l'allarme del consigliere del ministro Speranza su una possibile terza ondata a gennaio e la situazione critica negli ospedali italiani
Ci sarà una terza ondata di Covid-19 in Italia? Per il momento "il rischio c'è e questo sarebbe insostenibile per i nostri ospedali". A lanciare l'allarme è Walter Ricciardi, il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ospite ad Agorà su Rai 3.
"In questo momento la pressione in tutta Italia sugli ospedali è terribile" continua Ricciardi, mostrando la gravità della situazione con un solo dato: "Soltanto questo mese si sono contagiati in 27mila fra medici e infermieri: 900 al giorno".
Se si continua così dunque "questa pressione non solo rende impossibile curare i pazienti, ma sguarnisce anche la prima linea, perché per quanto tu ti possa proteggere i pazienti li devi assistere, e spesso succede che abbassi la guardia" ha continuato il consigliere di Speranza.
Ricciardi continua poi a sostenere la necessità assoluta di limitare la mobilità e di muoversi solo per motivi sanitari: "Tutto il resto per il prossimo mese deve essere assolutamente evitato. Sarebbe bellissimo se tutti lo facessero con la convinzione di evitare questi danni importanti alla collettività".
Terza ondata Covid, Ricciardi: 'Parleremo di riaperture dopo appiattimento contagi'
Al momento si sta verificando "un rallentamento dell'aumento dei contagi da Covid e la nostra esperienza ci dice che quando questo succede c'è un appiattimento, quindi c'è un plateau che dura un mese, un mese e mezzo" annuncia Ricciardi, che però poi aggiunge che "quel che succederà dipenderà da noi".
Per evitare una possibile terza ondata in Italia infatti è necessario continuare a rispettare le restrizioni imposte, che secondo il consigliere del Ministro della Salute "stanno funzionando perché sono differenziate in funzione delle diverse situazioni epidemiologiche. Quindi abbiamo invertito in qualche modo l'aumento non la curva dell'epidemia".
Ora allora "dobbiamo aspettarci adesso un appiattimento. Quando ci sarà la diminuzione potremo parlare di riaperture o di ritorno a una situazione di maggiore normalità" ha proseguito Ricciardi.
Infine Ricciardi ha parlato anche della scuola, affermando la necessità di riaprirla il prima possibile, poichè "è una vera priorità del Paese". Però, sarà possibile farlo solo "ad alcune condizioni: limitare la circolazione del virus fuori dalle scuole, potenziare i trasporti e scaglionare gli ingressi. Bisogna fare in modo che i ragazzi non si contagino arrivando e uscendo da scuola" ha concluso Walter Ricciardi.