Coronavirus, Ricciardi: 'Lockdown nazionale non scongiurato. Ecco come sarà il Natale'

Il consigliere di Speranza e docente all’università Cattolica di Roma parla di lockdown, vaccino, della situazione a Napoli e di quello che succederà a Natale 2020

"Il rischio di lockdown generalizzato non è scongiurato, dobbiamo ancora valutare gli effetti delle misure adottate contro la corsa di Coronavirus". A spiegarlo è Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, durante un intervento su Sky Tg24.

"Quello che sta succedendo è che in molte regioni la situazione sta peggiorando, in altre è stabile. E noi dobbiamo, nelle regioni che stanno peggiorando, arrestare questo peggioramento e nelle regioni che sono stabili invertire la curva e farla diminuire" asserisce Ricciardi, che prosegue: "Soltanto quando saremo certi che questo avviene allora potremo trarre delle conclusioni"

"Tutti quanti stiamo cercando di evitare il lockdown nazionale, di elaborare delle misure proporzionate alla circolazione del virus" dichiara Walter Ricciardi a Sky Tg24. Al momento però non ci sono ancora segnali positivi, ma "lo speriamo tutti" sottolinea l'esperto.

"Per essere certi dobbiamo aspettare ancora una decina di giorni. Perché le misure che sono state introdotte una settimana fa e quelle rafforzate pochi giorni fa, per dare degli effetti stabili bisogna valutarle dopo 2 settimane. Stiamo andando nella giusta direzione con le misure prese, speriamo di vedere presto tutti quanti i risultati" dichiara il consigliere del Ministro Speranza.

Coronavirus Dpcm zona rossa, Ricciardi: 'Sempre più aree a rischio, non riusciamo a curare i pazienti'

"Alcune aree metropolitane di regioni in zona gialla sono già per me zona rossa" afferma Ricciardi. Ma poi precisa: "Questo lo dico sulla base della pressione che i miei colleghi di quelle regioni mi raccontano, che in certi casi è insostenibile".

"Ci sono alcune zone in cui ormai gli ospedali e i pronto soccorso sono completamente intasati, per cui non riusciamo a curare né i pazienti Covid né men che meno i pazienti non Covid, che in ospedale per interventi importanti per patologie rilevanti non ci riescono più ad arrivare" dice Ricciardi sulla situazione degli ospedali.

Dpcm Campania zona gialla, Ricciardi: 'Avrei messo Napoli zona rossa molto prima'

Il consigliere del Ministro della Salute parla anche della situazione in Campania, regione che sta registrando un drastico numero dei contagi, ma per il momento è ancora zona gialla. Ricciardi sostiene infatti che avrebbe "messo Napoli in zona rossa già 2-3 settimane fa. Ci sono delle decisioni che devono essere prese proporzionatamente".

Poi precisa: "Le Regioni sono totalmente libere di modulare in maniera più forte gli interventi a seconda della loro realtà, che conoscono meglio di tutti. Sicuramente, dal punto di vista normativo". Quindi il governatore della Campania Vincenzo De Luca "può chiudere Napoli. Nel senso che un presidente di Regione può prendere delle misure più restrittive nel momento in cui constata che ci sia la necessità".

"A Napoli servirebbe un lockdown per cui si evitano le scene di affollamenti visti sul lungomare, in cui sembra una situazione normale perché molti interpretano la zona gialla come un 'liberi tutti'" rimprovera Ricciardi.

Ma "nel frattempo si dà fiato a quegli ospedali in cui succedono cose veramente incredibili. Sono scene da guerra e questo non deve succedere ovviamente in una zona gialla. Se non è una zona rossa quella in cui succedono queste cose, qual è la zona rossa?" si domanda l'esperto.

I dati su Napoli dimostrano che la città "non ce la fa più, i colleghi che sono in trincea e mi dicono che non ce la fanno più". Dunque servono misure urgenti in questa area, secondo Ricciardi, che dice anche preoccupato: "Quello che sta succedendo è che molti infermieri e medici si stanno contagiando".

Coronavirus 21 indicatori per le zone rosse, Ricciardi: 'Da diminuire'

Bisognerebbe migliore il sistema secondo il consigliere di Speranza, che a proposito degli indicatori per stabilire le aree più a rischio di contagio da Covid-19, afferma: " Magari invece di avere 21 indicatori se ne possono avere 4 o 5, monitorati giornalmente invece che settimanalmente".

"Però - precisa - non è il sistema, è l'alimentazione dei dati: c'è un obbligo morale e tecnico da parte delle Regioni a dare dati tempestivi e di grande qualità, e quindi a motivare i loro tecnici e il loro personale a farlo in maniera adeguata, perché solo così noi prenderemo decisioni proporzionate e adeguate alla situazione".

Non ci sarebbe alcuna malafede secondo Ricciardi in questo sistema: "Sarebbe un reato gravissimo e io non ci voglio neanche pensare. Credo invece dipenda da inadeguatezza degli organici, dal fatto che alcune Regioni non si sono preparate a tutelare una parte importante che è il monitoraggio, su cui si prendono le decisioni più giuste".

Coronavirus, Natale 2020: cosa accadrà?

Come sarà il Natale 2020? "Ci vuole estrema prudenza. Non saranno possibili cenoni aperti, assembramenti, persone che non si conoscono e che stanno una vicina all'altra. Sarà un Natale con i propri cari". "Naturalmente sapendo che i propri cari hanno adottato a loro volta dei comportamenti saggi", precisa a Sky Tg24.

Niente cenone, dunque? "Sarà un Natale magari con un cenone, però con poche persone che si conoscono e che stanno molto attente alla distanza e all'igiene e che festeggiano in maniera sobria" afferma l'esperto.

Coronavirus vaccino, Ricciardi: 'Stiamo lavorando e siamo in tempo'

L'ultima importante tematica che Ricciardi tocca è quella del vaccino. "Stiamo lavorando sulla distribuzione del futuro vaccino anti-Covid e siamo perfettamente in tempo. Vogliamo farlo bene".

In accordo con le Regioni "dobbiamo fare un piano in maniera consensuale. Quindi noi siamo svantaggiati nella rapidità decisionale, ma ci stiamo lavorando", ha ribadito Ricciardi. "C'è una squadra coordinata dal dottor Rezza - il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute - che sta lavorando per elaborare il piano più adatto alla nostra realtà" rassicura infine il consigliere del Ministro della Salute, Walter Ricciardi.