Cannabis light, Cdb inserito in elenco sostanze stupefacenti: è ufficiale

Il principio attivo della cannabis light diventa sostanza stupefacente: è ufficiale

Il cannabidiolo (Cbd), principio attivo contenuto anche nella cosiddetta 'cannabis light', diventa ufficialmente una sostanza stupefacente. Lo ha stabilito il decreto del ministro della Salute Roberto Speranza, pubblicato in Gazzetta Ufficiale giovedì scorso. Il provvedimento inserisce nella tabella dei "medicinali a base di sostanze attive stupefacenti" proprio le "composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis".

Alla base della decisione il seguente motivo: "Attualmente è in corso di valutazione presso l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) una richiesta di autorizzazione all'avvio della commercializzazione di un medicinale, in soluzione orale contenente cannabidiolo, che ha già ricevuto l'autorizzazione all'immissione in commercio centralizzata da parte dell'European Medicines Agency (EMA)". Il medicinale inoltre "è controllato attraverso un programma di uso compassionevole, notificato all'AIFA, per i pazienti in trattamento con sindrome di Dravet e sindrome di Lennox-Gastaut". Il Ministero spiega che è necessario collocare il Cbd nella tabella dei medicinali, a maggior ragione perchè nell'elenco "sono indicati i medicinali a base di sostanze attive stupefacenti ivi incluse le sostanze attive ad uso farmaceutico".

Questa decisione ha già sollevato alcune polemiche: il mercato della cannabis light rischia di entrare in crisi. Gli esercenti non potranno più vendere prodotti a base di cannabidiolo, considerato peraltro la parte "curativa" della cannabis, con effetti rilassanti, antinfiammatori e antidolorifici.