Vaccino antinfluenzale, Merlo: 'Rischio che le farmacie italiane restino senza dosi vaccinali'

Vaccino Antinfluenzale: richiesta troppo alta rispetto all'offerta. Rischio di carenza per le fasce considerate non a rischio.

 Mario Merlo, general manager per l'Italia di Sanofi Pasteur, divisione Vaccini del gruppo francese Sanofi, conferma uno scenario già prospettato dalle associazioni di categoria: la possibilità che le farmacie italiani restino senza dosi vaccinali antinfluenzali: "Potrebbe esserci il rischio che le farmacie italiane restino senza dosi vaccinali da vendere alle fasce di popolazione non considerate a rischio e quindi non incluse nell'offerta gratuita delle campagne istituzionali".

"In autonomia - spiega - indipendentemente da una carenza e da una lacuna di programmazione" che si sta manifestando in queste settimane, acuita dall'emergenza pandemica, "a livello europeo abbiamo comunque aumentato la produzione di vaccino antinfluenzale perché quest'anno un incremento delle richieste era abbastanza prevedibile". Ciò nonostante "la richiesta oggi è molto maggiore rispetto all'offerta", e ciò rappresenta un problema "per il mercato privato delle farmacie. Com'è giusto che sia, infatti, abbiamo messo al centro la salute pubblica dando priorità alle richieste delle Regioni per la copertura vaccinale delle categorie fragili". Protezione che "sarà assolutamente garantita", assicura il Gm Italia di Sanofi Pasteur.

"Proprio perché la produzione del vaccino antinfluenzale comporta un processo che dura in media 6-7 mesi, iniziando in pratica da marzo, la coperta è quella", osserva Merlo. "Dando priorità alla sanità pubblica e alla protezione delle popolazioni a rischio, come sancito dalla circolare ministeriale, è naturale che occorra fare delle scelte" e per questo "ad oggi noi non stiamo distribuendo il vaccino antinfluenzale nelle farmacie".

"Abbiamo invece iniziato, e continueremo nel prossimo mese, a consegnare alle Regioni i quantitativi di vaccino occorrenti. Oggi questa è la nostra priorità come Sanofi Pasteur - ribadisce il manager - in piena trasparenza e in accordo con ministero della Salute, Agenzia italiana del farmaco Aifa e Regioni".

"Valutiamo una revisione complessiva della pianificazione, della distribuzione e della somministrazione dei vaccini. L'esigenza di un cambiamento è sotto gli occhi di tutti", prosegue il manager. In un momento di pandemia globale " è difficile pensare che aumenta il numero delle persone da vaccinare, ma le modalità di vaccinazione restano le stesse".