Covid, "gli uomini muoiono di più perché il Coronavirus si rifugia nei testicoli" - LO STUDIO USA
Da quando è scoppiata l'epidemia le statistiche hanno rilevato che il tasso di mortalità degli uomini è notevolmente superiore a quello delle donne e il motivo risiederebbe in una caratteristica del virus SarsCov2: si rifugerebbe nei testicoli. Per la stessa ragione gli uomini impiegherebbero più tempo per guarire
Il Coronavirus 'si rifugia nei testicoli: ecco perchè gli uomini muoiono di più'
Da quando è scoppiata l'epidemia le statistiche hanno rilevato che il tasso di mortalità degli uomini è notevolmente superiore a quello delle donne. Il motivo risiederebbe in una caratteristica del virus. Il SarsCov2 si rifugerebbe infatti nei testicoli. Per questa stessa ragione gli uomini impiegherebbero più tempo per guarire. A sostenerlo è uno studio condotto nel Montefiore Health System e nell’Albert Einstein College of Medicine negli Usa, in collaborazione con l’Ospedale di Malattie Infettive Kasturba di Mumbai in India.
Coronavirus, gli uomini guariscono in un periodo di tempo più lungo rispetto alle donne e muoiono di più
Numerosi studi hanno dimostrato che il Coronavirus provoca più morti fra gli uomini. Avrebbe invece conseguenze meno gravi nelle donne. Questo sarebbe dovuto al legame che il virus instaura con il recettore ACE2 entrando nel corpo umano. Tale recettore, un enzima associato alla trasformazione dell'angiotensina è rintracciabile nel tessuto polmonare, intestinale e cardiaco. Tuttavia sarebbe presente anche nei testicoli, mentre la sua concentrazione è notevolmente inferiore nel tessuto ovarico. Questo spiegherebbe perchè gli uomini muoiono di più per Coronavirus.
Dallo studio è anche emerso che, per la stessa ragione, i pazienti di sesso maschile impiegherebbero più tempo per riprendersi dal Covid-19. Mentre per le donne sarebbero sufficienti 4 giorni per stare meglio, per gli uomini ne servono almeno 6. Sulla base di questa scoperta, il professor Aditi Shastri, oncologo al Montefiore Medical Center, non esclude “che il virus possa essere contenuto nel liquido seminale”.