Dpcm Natale oggi, fonti: 'Italia zona rossa dal 24 al 27 e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Zona arancione negli altri giorni'
In corso la riunione con il premier Conte per decidere sulle misure da adottare durante le festività natalizie.
'Italia zona rossa dal 24 al 27 e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Negli altri giorni zona arancione'
A Palazzo Chigi è in corso la riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione delle forze di maggioranza per decidere la stretta sulle festività natalizie. Iniziano ad emergere le prime indiscrezioni sulle misure che il governo si appresta a varare. L'ipotesi prevalente, come si vocifera da giorni, è quella di una zona rossa in tutta Italia nei giorni festivi e prefestivi, alternata ad una zona arancione.
Ci sarebbe dunque una sorta di lockdown generale dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Si penserebbe invece ad una zona arancione nei giorni che vanno dal 28 al 30 dicembre.
“Oggi le ipotesi sul tavolo sono: dal 24 al 27 Italia zona rossa, 28–30 Italia zona arancione. Dopodiché 31–3 zona rossa. Questa oggi è l’ipotesi sul tavolo”. Così il sen. Carlo Sibilia, parlamentare del Movimento 5 Stelle e Sottosegretario al Ministero dell’Interno, ad Agorà di Rai Tre, sulle prossime chiusure.
La decisione del presidente Luca Zaia di anticipare le restrizioni in arrivo su tutto il territorio nazionale ha diviso i ministri e le forze di maggioranza.
"Sono due le ipotesi in campo. Una zona rossa che prosegua dalla vigilia di Natale all'Epifania, oppure alternata con qualche allentamento. Io privilegerei questa seconda ipotesi" anche se "non non è una scelta facile", ha detto questa mattina il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Mattino 5.
"L'importante è avere tutti la consapevolezza che ci sia un grande rigore per evitare terza ondata", ha aggiunto il governatore. Che la terza ondata della pandemia possa arrivare "lo dicono un po' tutti gli scienziati - ha commentato Bonaccini - ma il punto è come arriva. Se sarà lieve la si gestirà in maniera differente che se arriverà alta". Sulle misure prese da Zaia, Bonaccini ha detto che sono "più restrittive in ragione del fatto che il Veneto ha numeri più alti in rapporto alla popolazione".