Di Maio, la frase che rischia di far cadere Conte: "Nel prossimo Governo..."

La frase pronunciata dell'ex capo politico dei grillini complica ulteriormente la posizione del Premier, ormai ritenuto marginale da tutti gli attori in gioco. Pronto un rimpasto, anche se ora il PD e i 5S chiedono che ci si focalizzi sulla ripresa economica

Le polemiche interne alla maggioranza di governo giallorossa non accennano a diminuire di intensità. Ogni giorno si ha la percezione che basti davvero pochissimo per far venire a meno la stabilità necessaria per far continuare a lavorare il Conte Bis. 

Settimana scorsa Italia Viva, ora tocca a Di Maio 

In queste settimane, a tenere banco è principalmente la palpabile tensione tra il Premier Conte e il gruppo di Italia Viva, visti gli attacchi durissimi di Renzi a Conte della settimana scorsa. Oggi però ci ha pensato Luigi Di Maio a gettare benzina sul fuoco. L’ex-capo politico del Movimento è stato sorpreso a dire: La cosa che non avete capito è che io non sto facendo il doppio gioco nel difendere questo governo. Perché, se cade, io farò comunque parte del prossimo, come ministro". Secondo quanto riportato da La Stampa, questa frase rientra in un discorso che il Ministro degli Esteri stava facendo ai suoi uomini il 4 dicembre. La frase, sebbene sia stata subito smentita, è indicativa della condizione di separato in casa che si è trovato a vivere Conte nelle ultime settimane. Ormai il Premier sembra essere osteggiato dagli stessi 5 Stelle, che nei due anni precedenti sono arrivati vicini a coltivarne il culto della personalità.  

Che Di Maio punti a restare saldamente ancorato a una posizione di prestigio, in questo o nel prossimo esecutivo, è chiaro. Un nuovo governo non può prescindere dai 5Stelle, motivo per cui Di Maio sa bene che una poltrona per lui ci sarà sempre prima della prossima legislatura. La frase pronunciata da Di Maio apre però alla possibilità di un futuro senza Giuseppe Conte. Anzi, sembra che ci siano già stati dei contatti del grillino con Matteo Renzi, il quale sembra essersi dichiarato disponibile a lasciare a lui il timone a Palazzo Chigi, nel caso in cui si decidesse di farla finita con l’avvocato del popolo. 

Subito le varie forze della maggioranza ci hanno tenuto a dimostrare la loro fiducia a Conte...

Il tema del rimpasto di governo è ormai al centro di ogni discussione. Tutti sanno che Conte, passate le feste, dovrà probabilmente rassegnarsi a concedere ai partiti un cambio della rosa dei ministri, altrimenti potrebbe essere lui quello costretto ad interrompere in anticipo il suo lavoro. In questi giorni è al via la fase di revisione con i gruppi di maggioranza, chiesta da Conte in seguito alle polemiche delle scorse settimane. Il Premier chiede che se si decidesse di andare avanti, devono immediatamente cessare gli attacchi dai ranghi interni, ormai una consuetudine che sta pesando tantissimo sull’operato di Conte. 

Sul tema è intervenuto anche Goffredo Bettini, attualmente dirigente nazionale del PD e regista dietro le quinte dei contatti politici portati avanti da Largo del Nazareno. “Occorre rafforzare politicamente il governo. Deve essere più unito da un sentire comune, da un programma da realizzare insieme, dall'obiettivo di non considerare il Recovery Fund una torta da dividere, ma l'opportunità del riscatto italiano”. Critiche invece da parte di LeU, contraria a ogni tipo di modifica dell’esecutivo nel breve termine: “Parlare di posti di governo in piena emergenza sanitaria è surreale. Piuttosto la maggioranza faccia una discussione seria sulle priorità del Recovery fund per risollevare un Paese ferito”. 

Zingaretti e Crimi: “Rimpasto non è prioritario”

Anche Zingaretti si mostra scettico sulla possibilità di un rimpasto, visto soprattutto il difficile momento che sta vivendo il Paese. “in piena emergenza e con ancora le code avvelenate del contagio del Covid-19, non è prioritario (il rimpasto, ndr) . Non possiamo sprecare l'occasione che abbiamo di fronte", queste le parole di Zingaretti. Sulla stessa linea anche il fronte governista dei 5 Stelle, guidato dal capo politico Vito Crimi: “Il rilancio di cui parla Zingaretti è lo stesso che condividiamo anche noi. Il Governo sta lavorando e questo fatto deve essere percepito. Dobbiamo presentare il piano del Recovery Fund ai cittadini e chiarire come spenderemo queste risorse straordinarie per il nostro paese proiettandosi nel futuro. Rimpasto? Non sono i nomi che contano, ma quello che facciamo”.