Il Recovery Fund è un 'piano fantasma', il governo rischia di spaccarsi: 'Non c'è confronto'

Oggi il Consiglio dei Ministri sul piano di rilancio del Paese

Passata, più o meno, la tensione che ha accompagnato l'approvazione del nuovo Dpcm, che ha portata numerose nuove misure finalizzate al contenimento dei contagi da Covid 19 durante il periodo natalizio, ora l'attenzione della politica italiana è tutta verso il Recovery Fund. Oggi si riunirà il Consiglio dei Ministri per discutere del piano di rilancio del Paese, ma i problemi sono tanti e... Il governo rischia di spaccarsi.

Recovery Fund, Conte: 'Ricostruzione nel segno dell'Europa'

Il premier Giuseppe Conte ha provato a caricare l'esecutivo giallorosso in vista dell'elaborazione dei piani per l'utilizzo delle risorse del Recovery Fund con toni battaglieri: "Siamo in guerra con il virus, ma ora inizia la ricostruzione nel segno dell'Europa e sarà il mio governo a guidarla". Le 6 linee guida - che vanno dal digitale alla salute passando per la transizione ecologica, le infrastrutture, l'istruzione e l'inclusione sociale - sono caratterizzate da una decina di relativi progetti. Convocato in seduta straordinaria, il Cdm metterà ordine tra le diverse proposte avanzate e quantificherà le risorse necessarie.

Recovery Fund, oggi Cdm: spaccatura nella maggioranza

Ma si fanno sempre più accese le polemiche all'interno della maggioranza. Come riporta Luca Sablone su IlGiornale.it, il ministro per l'Agricoltura Teresa Bellanova ha lanciato un avvertimento chiarissimo: "Non voteremo nessun documento al buio, non possiamo votare a scatola chiusa né accettare che sia una maggioranza nella maggioranza". La capodelegazione di Italia Viva ha colto l'occasione anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, criticando l'operato di Conte: "Da una settimana chiediamo le carte per poter orientare la valutazione mia e del mio gruppo politico. Non ho ricevuto neanche un rigo. Non si può sempre forzare oltre il consentito". Secondo quanto apprende l'agenzia Adnkronos, i renziani criticherebbero le decisioni sulla destinazione delle risorse e sulla governance, che secondo gli stessi esponenti, sarebbero già state prese dall'esecutivo prima del tavolo della maggioranza.

Recovery Fund, oggi un Cdm tesissimo: "piano fantasma"

Si preannuncia teso il Cdm previsto per oggi, il cui ordine del giorno è il Recovery Plan. Critica la posizione di Mariastella Gelmini, come riporta sempre Luca Sablone su IlGiornale.it: "Un piano fantasma che né i ministri né i partiti di maggioranza affermano di aver visto. Figuriamoci l'opposizione o il Parlamento". La capogruppo di Forza Italia alla Camera lamenta quindi l'ennesima mancanza di volontà di coinvolgere il centrodestra nelle opportune sedi istituzionali. Anche perché bisognerà vedere se pure domani si assisterà alla solita approvazione salvo intese, "formula immaginiamo sconosciuta in Europa e nel mondo".

Recovery Fund: struttura piramidale con Conte al vertice

Ma ci sono anche altre criticità all'ordine del giorno nella discussione sul Recovery Fund. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato sabato, in un'intervista a La Repubblica, l'approvazione di una struttura di governance con coordinamento presso la Presidenza del Consiglio. Lo schema piramidale avrà al vertice lo stesso Conte, che sarà affiancato dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Il compito della loro squadra sarà quello di "vigilare con costanza tutta la fase attuativa" e di riferire periodicamente al Ciae (Comitato interministeriale per gli Affari europei) e al Parlamento.

Recovery Fund, Conte: "6 manager, non è ancora il momento di dare nomi"

Sembra che una struttura composta da sei manager con un relativo staff, si occuperà della supervisione tecnica dell'attuazione: "In casi eccezionali i sei manager potranno essere chiamati a intervenire con poteri sostitutivi per evitare ritardi e perdite di risorse". Oggi verrà condivisa la norma con i ministri, mentre i nomi verranno indicati solo successivamente. "Non un buon inizio per il Next generation Ue che oltretutto, a stare alla volontà del premier, verrà affrontato con una cabina di regia estranea ai Ministeri e al Parlamento", è stato il commento della forzista Gelmini.