Coronavirus, folle per lo shopping. Allarme assembramenti: 'Interventi rigorosissimi' in arrivo
"Quello che è successo ieri a Torino è inaccettabile": le parole del presidente del Piemonte Alberto Cirio
"Quello che è successo ieri a Torino è inaccettabile" tuona il governatore del Piemonte Alberto Cirio, facendo riferimento alla folla e ai numerosi assembramenti che si sono verificati nel capoluogo piemontese nella giornata di domenica. In centinaia sono corsi nelle vie del centro città e non solo, per lo shopping natalizio.
La Regione Piemonte infatti ieri - come anche la Lombardia - è passata dalla zona rossa a quella arancione e ciò ha permesso la riapertura dei negozi, che però ha portato le persone a creare pericolosi assembramenti.
"Ho fatto un'ordinanza precisa per disciplinare i centri commerciali, per la rilevazione della febbre e lo scaglionamento degli ingressi" afferma Cirio, che comunica inoltre che in mattinata si riunirà con prefetto e comitato per l'ordine e la sicurezza.
"Dove ho potuto intervenire con ordinanze regionali l'ho fatto, ma quello che ho visto ieri in alcune vie di Torino mi riporta con la mente all'estate e questo non possiamo permettercelo" ha continuato Alberto Cirio, precisando anche che chiederà "al prefetto di Torino interventi rigorosissimi."
Coronavirus, shopping natalizio: folle e assembramenti
"E' inevitabile che quando si riaprono attività commerciali ci sia la voglia di tornare in giro" ha detto invece il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia su folle e assembramenti che potrebbero aumentare il rischio di contagio da Coronavirus. "E' naturale la reazione ma quello che non può essere naturale è non rispettare le regole" ha poi concluso Boccia.
Intervenuta a Radio24 anche Sandra Zampa, la sottosegretaria alla Salute: "Sconcertante che le persone stentino così tanto a comprendere la gravità della situazione e il fatto che queste situazioni dipendono dai comportamenti di ognuno di noi. Siamo tutti tenuti in questo momento a comportamenti virtuosi".
" Io capisco che devi fare le compere, però non credo che se si va tutti lo stesso giorno migliori. E soprattutto, quando vedi che c'è una situazione così, o cambi zona o torni a casa e rimandi. Questo non è un bel segnale, non conforta" ha continuato Zampa. "Io nei giorni scorsi avevo detto che i presidenti delle Regioni dovrebbero capire che dobbiamo lavorare tutti insieme nel rigore e che scegliere di restare in una situazione più restrittiva, anche se hai possibilità di riaprire di più, tutto sommato non farebbe male".
"Vorrei che le persone si fermassero a riflettere su una cosa: a fine agosto-primi di settembre avevamo numeri di contagiati piccoli, nel giro di un mese abbiamo visto lievitare questo numero e abbiamo superato i 30mila. Questo dà l'idea di quanto va veloce e si espande l'epidemia" ha concluso la sottosegretaria Zampa.