Il Mes spacca il Governo: scontro tra Conte, M5s e PD
Nuovo scontro nel Governo: questa volta è per quanto riguarda l'attivazione del Mes, il Fondo salva-Stati. Conte e i 5Stelle contrari: "Abbiamo già le risorse necessarie"
Nuova, ennesima, frattura interna al governo giallorosso, guidato dal Premier Giuseppe Conte. Questa volta è il Mes a dividere le due fazioni, quella grillina da una parte, contro il PD dall’altra.
Secondo quanto riporta ilGiornale.it, stamattina si è verificato un duro scontro interno alla maggioranza. Da settimane ormai assistiamo al tentativo di Conte di tenere in piedi la baracca, ma visti i continui malumori da una parte e dall’altra, il lavoro per il Presidente del Consiglio potrebbe essere quasi impossibile da portare a termine. Il caso più importante è stato il dibattito sull’inclusione di Forza Italia nella maggioranza, eventualità che per il momento sembra essere stata messa da parte.
Il Mes base dei nuovi malumori
Il motivo dei malumori di oggi è stato, per l’ennesima volta, il Mes. Da mesi le forze politiche discutono sull’eventualità o meno di richiedere l’attivazione del Fondo salva-Stati. Il fatto è che il PD e i 5Stelle hanno una visione diametralmente opposta in materia. Anche lo stesso Conte si è più volte schierato contro l’attivazione del Fondo, sostenendo che i danni collaterali sarebbe enormemente maggiori rispetto ai benefici che ne deriverebbero. Di avviso opposto tutta la compagine dem, in aggiunta a Italia Viva, Forza Italia e altre piccole voci fuori dal coro.
Secondo le ricostruzioni, oggi è dunque andata in scena la solita recita, con le due parti ancorate alle proprie posizioni e non intenzionate a mostrare il minimo segno di cedimento. Il Movimento 5 Stelle considera infatti il Mes una trappola, nella quale non si deve cadere per nessun motivo. Il Partito democratico, insieme anche ai renziani di Italia Viva, continuano invece la loro campagna a favore dell’attivazione del Fondo salva-Stati, visto come l'ultima spiaggia per salvare l’economia del nostro Paese.
In tutto questo, anche Conte non sembra aver cambiato opinione, schierandosi fedelmente affianco alla linea adottata dai grillini. Dai dem inizia quindi a crescere un sentimento di diffuso malumore, dal momento che ritengono “inspiegabile non aver ancora chiesto il Mes viste le criticità portate alla luce dalla pandemia”.
Conte chiarifica la sua posizione sul Fondo salva-Stati
Intervistato da Lilli Gruber, a Otto e mezzo su La7, lo stesso Giuseppe Conte è tornato sull’argomento. “Abbiamo tantissime risorse, dobbiamo saperle spendere, abbiamo ingenti risorse nella legge di bilancio, abbiamo i fondi strutturali europei. Non ci mancano le risorse, ma abbiamo la necessità di cambiare passo. È quello che ci chiede l'Europa ed è quello che dobbiamo fare”. Sorge quindi spontaneo domandarsi quali, visti gli innumerevoli ritardi a cui abbiamo assistito, dalla fornitura di materiale sanitario, ai ritardi nei pagamenti della cassa integrazione o dei ristori per le attività chiuse, siano le risorse di cui parla il Premier.
A breve l’Italia dovrà andare a Bruxelles a presentare il Recovery Plan, ovvero il piano di ricostruzione ideato dal governo tramite il quale ottenere i finanziamenti promessi dalle istituzioni europee. Sembra che, rispetto agli altri Stati membri, Roma sia in notevole ritardo. La data ultima è fissata nella seconda metà di gennaio, entro allora il Governo dovrà aver disegnato il progetto di rilancio del Paese, di cui al momento non c’è alcuna traccia.