Risultati elezioni Usa 2020, ultimi sondaggi Trump vs Biden: ribaltone in vista?
Grande attesa per le elezioni americane. Si sfidano Trump e Biden, con il secondo avanti nei sondaggi nazionali. Occhi aperti su Pennsylvania, Ohio e Florida. Paura in Texas per i repubblicani, che potrebbero perdere dopo più di 40 anni
Cresce l’attesa per le elezioni americane. I candidati alla presidenza della democrazia più importante al mondo sono il presidente in carica, Donald Trump, e il suo sfidante democratico, Joe Biden. I sondaggi mostrano come, a livello nazionale, Biden sia in vantaggio del 6,7% rispetto al suo avversario, secondo la media calcolata da RealClearPolitics. Occhio però a dare per fatta la vittoria dei democratici, visto che l’esperienza insegna come negli USA vincere il voto popolare non significhi per forza ottenere il pass per la Casa Bianca. Infatti, il Presidente viene scelto dai grandi elettori, eletti in maniera proporzionale alla popolazione di ogni Stato federale. Chi ottiene più voti in un determinato Stato vince di conseguenza i grandi elettori che nominano il Presidente.
Sono gli swing states gli Stati da osservare, focus su Pennsylvania, Florida e Ohio
Occhi puntati quindi su i cosiddetti swing states, quegli Stati che sono soliti cambiare bandiera e dunque determinanti per l’elezione del Presidente. In questa elezione, vincere in Pennsylvania, Florida e Ohio sarà cruciale per entrambi i candidati. Donald Trump nel 2016, nonostante Hillary Clinton ottenne quasi tre milioni di voti in più a livello nazionale, riuscì a vincere la maggioranza dei grandi elettori grazie a vittorie di misura proprio in Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. In questi tre stati, tradizionalmente democratici, Trump ottenne in tutto meno di 80 mila voti in più rispetto alla sua sfidante, su 13,2 milioni di voti espressi.
Sotto la lente di ingrandimento ci sono anche gli stati del Sud che, a sorpresa, potrebbero determinare il tracollo del Presidente in carica. Di tradizione espressamente repubblicana, Texas, Nord Carolina, Arizona e Georgia potrebbero passare ai democratici, i quali pensano infatti che questa sia la volta buona per soffiare ai rivali alcune loro roccaforti. Basti pensare che il Texas, secondo stato più importante dopo la California in termini di grandi elettori, è stato vinto dai democratici per l'ultima volta nel 1976, quando Jimmy Carter divenne presidente.
I sondaggi dicono Biden, ma già nel 2016 sbagliarono. Trump è in rimonta
I sondaggi da considerare sono dunque quelli dei singoli Stati, gli unici in grado di poter dare un quadro della situazione significativo. In Pennsylvania, RealClearPolitics da a Biden un vantaggio di 2,6 punti, contro i 4 di soli due giorni fa. In Florida il vantaggio dei democratici si assesta per ora a +1,8 punti. Testa a testa invece in Ohio, Stato chiave visto che statisticamente, dove va l’Ohio va la nazione. Trump al momento è sopra di 1,2 punti. Anche in Michigan Biden al momento è avanti, di 5 punti, ma due giorni fa erano 6. Ci sono poi una miriade di altri sondaggi che danno dati e numeri discordanti, segno del fatto che questa elezione sia una delle più incerte di sempre. Molto dipenderà anche dall’affluenza, con oltre 90 milioni di americani che hanno già votato per posta nel corso di ottobre per paura del Covid-19.
Va anche considerato che, come successo nel 2016, i sondaggi non sono infallibili, anzi. Quattro anni fa tutti prevedevano una vittoria di Hillary Clinton, soprattutto in quegli Stati che poi le sono stati fatali. Tant’è che anche oggi un sondaggio dall’Iowa redatto dal Des Moines Register / Selzer & Co., considerato molto affidabile, mostra Trump in vantaggio di 7 punti (48% a 41%) mentre RealClearPolitics dà al Presidente un margine di solo 1 punto. Segno del fatto che può succedere di tutto. Nonostante le incertezze, Larry Sabato, analista politico considerato una sfera di cristallo quando si parla di predizioni sulle elezioni presidenziali, ha comunicato che, secondo i suoi calcoli, sarà Joe Biden a sedersi alla Casa Bianca all’inizio del 2021.
Una campagna segnata da scontri, scandali e denunce
La campagna elettorale è stata caratterizzata dai duri scontri che hanno coinvolto i due candidati, sfidatisi a colpi di insulti durante i dibattiti presidenziali in uno stile che ha avuto ben poco di presidenziale. I giornali hanno anche giocato un ruolo di primo piano, facendo emergere in continuazione vari scandali che coinvolgerebbero sia Trump che Biden. Donald Trump è stato accusato dal New York Times di non pagare le tasse e, in seguito, di avere una società in Cina. Ma anche Biden non è stato esentato esentato dal finire sotto alcune indagini. Nell’occhio del ciclone è finito anche suo figlio, accusato di fare affari illeciti in Russia, Kazakistan, Cina e Ucraina.