Pandemia e proteste anti-razzismo, negli USA tutti a caccia di armi: il mercato è cresciuto del 94% in un anno

I dati mettono in luce come il mercato dall'anno scorso sia aumentato del 94%. Pesano i recenti avvenimenti, dallo scoppio della pandemia fino alla morte di George Floyd

Una recente analisi pubblicata da Bloomberg Quint mette in mostra come, da marzo a luglio, il mercato delle armi sia cresciuto del 94%. Ad influire è stata certamente un’annata molto particolare. Il 2020 ha visto infatti l'allineamento di una serie di eventi che ha determinato una corsa dei cittadini USA all’acquisto di armamenti. Storicamente, l’anno delle elezioni si dimostra essere molto redditizio per il settore, viste le incertezze derivanti dal cambio alla Casa Bianca. Inoltre, il candidato democratico Joe Biden, in ticket con Kamala Harris, ha già promesso un giro di vite e forti limitazioni alle vendite di armi automatiche, spingendo così molti americani a fare acquisti per non rischiare di vedersi negata la possibilità, nel caso vincessero i democratici, di provvedere alla propria “autodifesa”. La questione della facilità con cui si accede agli armamenti è da sempre tra i temi più divisivi per l’elettorato USA. 

Usa, gli eventi che hanno condizionato il mercato delle armi nel 2020

La decisione di Trump di convocare lo stato di emergenza a causa del dilagare del Covid, a cui è seguita poco dopo la morte di George Floyd a Minneapolis, sono stati i momenti scatenanti la corsa all’acquisto. Le immagini dei durissimi scontri che ne sono seguiti hanno contribuito a esacerbare il clima, creando in molti americani il bisogno di avere un’arma in casa. Secondo una stima fatta dal FBI, le otto settimane che sono seguite agli scontri di piazza sono state tra le più redditizie di sempre per il settore delle armi made in USA. Come detto, dall’inizio del 2020, le vendite sono aumentate del 94%. Il dato interessante tuttavia è che il 40% di chi ha acquistato un’arma da marzo ad oggi lo ha fatto per la prima volta. Secondo Mark Oliva, responsabile della National shootings sport foundation, "Il 2020 è stato un anno straordinario sotto tutti i punti di vista, in cui anche i cittadini più rispettosi della legge hanno sentito la necessità di essere in grado di proteggere se stessi e le loro famiglie".

Non solo le armi, va a ruba anche l’abbigliamento militare

Girando per le strade è possibile accorgersi di questa nuova tendenza. Nel 2020, l’abbigliamento militare è diventato, per così dire, di moda. Gli ordini online di abbigliamento specifico sono aumentati tantissimo. Vanno a ruba tutti gli articoli, dalle armi alle maschere antigas. Complice dunque l’aumento delle tensioni sociali, l’abbigliamento militare è giunto a vestire un po’ tutti, dagli antifa negli scontri con la polizia agli estremisti in Michigan che si preparavano a rapire la governatrice dello Stato.