Coronavirus coprifuoco in Lombardia, LA BOZZA dell'ordinanza. Sala: 'Necessario'
Anche Londra, Parigi e Barcellona c'è il coprifuoco: secondo il sindaco di Milano è una misura necessaria per le grandi città
"L'idea di chiudere la sera non è una follia nata in Lombardia, oggi Parigi è in lockdown dalle 21 alle 6 per un mese, a Londra i ristoranti chiudono alle 10, a Barcellona gli esercizi commerciali sono chiusi per 15 giorni": così parla il sindaco di Milano Giuseppe Sala ai microfoni di Radio Deejay.
Il coprifuoco non sarebbe quindi una misura necessaria solo della Lombardia, ma anche in altre grandi città europee si stanno seguendo le medesime procedure per contenere i contagi da Coronavirus. Il sindaco di Milano prosegue: " "C'è un'impennata dei ricoveri in Lombardia fatta eccezione per tre province - Bergamo, Brescia e Cremona - perché li c'è una sorta di immunità, ma che prezzo hanno pagato? Milano non può pagare questo prezzo" e poi Sala conclude: "Le grandi città hanno questo tipo di rischio e purtroppo è così".
Coronavirus coprifuoco in Lombardia: ecco LA BOZZA dell'ordinanza
Coprifuoco "per tutto il territorio della Regione Lombardia, dalle ore 23 alle ore 5 del giorno successivo" e autocertificazione sono i due punti della bozza che sarà firmata dal ministro Roberto Speranza e dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana di intesa con Anci e i sindaci del capoluogo.
"Sono consentiti - si legge nel documento in possesso dell'Adnkronos - solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza. C’è l’autocertificazione e le sanzioni sono quelle articolo 4 del decreto-legge n.19/2020".
L'ordinanza "parte dai dati della situazione sanitaria, tra cui la 'Commissione indicatori Covid-19 RL', costituita con il mandato conseguente di segnalare l’eventuale profilarsi di situazioni di rischio di aumentata diffusione della malattia che configurino la necessità di interventi limitativi, anche a valenza locale, ha evidenziato che al 31 ottobre - secondo la curva degli ultimi giorni - è plausibile che ci siano mediamente 594 (range da 434 a 815) ricoverati in terapia intensiva e fino a 4000 ricoveri non in terapia intensiva".