Stipendio Inps, Tridico si difende: 'Non l'ho deciso io e non è retroattivo'. Dimissioni?

"Mi ha sorpreso il modo in cui è stata trattata la vicenda che, soprattutto in Rete ha scatenato centinaia di commenti sfociati anche in minacce e insulti alla mia persona. Ribadisco che non mi è stato riconosciuto un arretrato di 100mila euro e che l'aumento non l'ho deciso io". Lo dice il presidente Inps Pasquale Tridico in una lettera a Repubblica. Il quotidiano replica: è quanto scritto in atti interministeriali.

Pasquale Tridico accusa Repubblica: due false affermazioni

Tridico si rivolge all'autore di un articolo nel quale vede due false affermazioni:. "Per effetto del decreto interministeriale che stabilisce i compensi del Cda di Inps (e Inail), al sottoscritto sarebbe riconosciuto un arretrato di 100mila euro. Questo il primo falso - scrive -. La realtà invece è che la nuova misura del compenso previsto per il presidente dell'Istituto decorrerà non da maggio 2019, bensì dal 15 aprile 2020, vale a dire da quando si è insediato il Cda e ne ho assunto la carica di presidente. Il secondo falso è che non è nei poteri del presidente o di qualsiasi altro organo dell'istituto determinarsi i compensi". 

Pasquale Tridico accusa Repubblica: la replica del quotidiano

Repubblica replica alle accuse del presidente Pasquale Tridico spiegando che l'articolo "riporta fedelmente il contenuto di atti ufficiali quale un decreto interministeriale che aumenta i compensi... dalla data di nomina del presidente e scritto in modo da autorizzare il riconoscimento degli arretrati".

Tridico stipendio raddioppiato: "attacco politico"

Tridico poi scrive di vedere nell'esasperazione con la quale i diversi giornali parlano di questa notizia il tentativo politico di attaccare l'esecutivo Conte. "Infangano me per colpire il governo" dice alla Stampa. Inoltre Pasquale Tridico conferma di non volersi dimettere.

Tridico stipendio Inps, Calenda: 'Dimissioni subito'

"Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico si deve dimettere. Anzi per meglio dire si doveva essere già dimesso, per come ha gestito i programmi dell’emergenza. Sono favorevole a pagare molto bene chi lavora per lo Stato, ma ogni provvedimento riguardante le remunerazioni deve essere adottato con trasparenza". Ad affermarlo su Twitter è l'ex ministro dello Sviluppo economico e fondatore e leader di Azione, Carlo Calenda.

Inps, Tridico stipendio: 'Nessun compenso retroattivo'

L'Inps fa chiarezza dopo le notizie di stampa relative all'erogazione -mai avvenuta- di un compenso arretrato per il numero 1 dell'istituto. "La Direzione Risorse Umane dell’Inps comunica che non ha corrisposto al Presidente Tridico compensi arretrati in seguito all’emanazione del Decreto del 7 agosto 2020 e, in ogni caso, gli Uffici dell’Istituto non hanno mai previsto l’erogazione di un compenso arretrato al Presidente per il periodo che va da maggio 2019 al 15 aprile 2020", si legge nel comunicato che definisce "priva di fondamento" la notizia "in merito ad un compenso arretrato al Presidente pari a 100mila euro".

Tridico, Inps: 'Nessun compenso retroattivo a Tridico'

Il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, non avrebbe percepito compensi arretrati in seguito all’emanazione del Decreto del 7 agosto 2020 e, in ogni caso, gli Uffici dell’Istituto non hanno mai previsto l’erogazione di un compenso arretrato al presidente per il periodo che va da maggio 2019 al 15 aprile 2020. Lo riferisce la Direzione Risorse Umane dell’Inps, dopo la bufera sollevata da La Repubblica che parla di un "raddoppio dello stipendio, di 50mila euro, con effetto retroattivo, approvato dal consiglio di amminstrazione dell'Inps per il suo presidente, Pasquale Tridico". Lo stipnedio di Tridico sarebbe passato, con effetto retroattivo, da 62 mila euro l'anno a 150 mila. "La notizia apparsa sul quotidiano La Repubblica di oggi, a firma di Giovanna Vitale, in merito ad un compenso arretrato al Presidente pari a 100 mila euro è priva ogni fondamento", scrive la direttrice centrale delle Risorse umane Maria Grazia Sampietro.

Inps, Di Maio: 'Stipendio Tridico? Chiederò chiarimenti'

"Chiederò chiarimenti nelle prossime ore". Lo afferma il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Giugliano, nel Napoletano, rispondendo a chi gli chiede dell'aumento di stipendio del presidente dell'Inps, Pasquale Tridico.

Inps, Gadda: 'Conte e Catalfo diano spiegazioni su Tridico'

"Sul raddoppio dello stipendio con effetto retroattivo al presidente dell’Inps ci attendiamo spiegazioni dal presidente del Consiglio Conte e dalla ministra Catalfo, ad esempio sull’aumento del 50% rispetto al compenso del suo predecessore. Se risponde al vero quanto riferisce 'Repubblica', infatti, Tito Boeri, nominato dal Governo Renzi, aveva uno stipendio di 103mila euro, mentre Tridico dopo questo maxi aumento arriverebbe a 150mila euro. Perché questo ulteriore aumento, soprattutto in una fase così delicata per il Paese?". Lo scrive su Facebook la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda. "Peraltro in questi due anni di mandato - prosegue Gadda - l’operato di Tridico ha tutt’altro che brillato, tra errori, ritardi, presenzialismo televisivo con finalità propagandistiche e le decine di migliaia di persone ancora oggi in attesa di ricevere la cassa integrazione di marzo. Solo per rimanere a questi giorni, basti ricordare il caso del bonus per i pescatori autonomi, deciso dal Parlamento con una norma nel dl Rilancio per poter aiutare questa categoria pesantemente colpita dall’emergenza coronavirus ma rimasta esclusa dai precedenti aiuti: sono passati due mesi dall’approvazione, ma l’Inps non ha ancora provveduto ad alcun pagamento. Perché questo ennesimo ritardo? Nell’interesse di tutti, e anche della credibilità del Parlamento che ha lavorato in questi mesi per rispondere all’emergenza, serve efficienza all’Inps e non aumenti di stipendio, che spero vengano smentiti".

Inps, Gasparri: 'Governo annulli aumento compensi Tridico'

"Con una interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e al Ministro del lavoro ho chiesto che venga annullata la delibera che aumenta a dismisura i compensi del presidente dell’Inps Tridico, che lo stesso restituisca gli arretrati che vergognosamente pretende e che Tridico venga immediatamente rimosso dal vertice dell’Inps dove ha già creato gravi danni. Con questa interrogazione intendo denunciare anche la immoralità del mondo grillino che invoca tagli per gli altri e prebende per i propri esponenti”. Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

Inps, Serracchiani: 'Vicenda Tridico sconcertante'

"La vicenda dell'aumento dello stipendio del presidente dell'Inps ha aspetti sconcertanti, se non altro per la tempistica e per un deficit di trasparenza. Confido che la legittimità dell'adeguamento non sia in discussione, anche in considerazione degli stipendi percepiti dai dirigenti statali di prima fascia, ma certo il momento avrebbe suggerito di valutare e gestire questo provvedimento con una diversa e più avvertita sensibilità". Così la presidente della commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani, in merito al decreto interministeriale che aumenterebbe lo stipendio del presidente dell'Inps, Pasquale Tridico.

Inps, De Vecchis (Lega): 'Via Tridico, dimentica lavoratori'

"Nonostante innumerevoli prove di incapacità e macroscopiche brutte figure, il presidente Tridico supera se stesso e si fa aumentare lo stipendio, quasi che lo meritasse. Eppure la platea di lavoratori che guardano all'Inps ed alla sua presidenza è composta da tantissimi che ancora aspettano un sostegno concreto, una indicazione per ripartire, ed il responsabile di questi ritardi è solo lui". Così il senatore della Lega William De Vecchis che conclude: "Parole a vanvera, giustificazioni di facciata: questa è l'Inps di Pasquale Tridico, un manager casomai da licenziare, pagato, fin troppo, dai contribuenti italiani".

Inps, Cesa: 'Aumento Tridico schiaffo per chi non ha avuto cig'

“Dopo i dati diffusi ieri, con 500 mila casse integrazioni non pagate dall’inizio dell’emergenza, Tridico ha ottenuto un aumento di stipendio. Tutto ciò con il benestare dei 5 Stelle che, da una parte, hanno sostenuto l’importanza del taglio dei parlamentari per ridurre la spesa pubblica, mentre, dall’altra, consentono al presidente dell’Inps di arrivare a percepire 150 mila euro annui. Oltretutto con effetto retroattivo, quindi dal momento dell’insediamento. È uno schiaffo per tutti gli italiani in difficoltà che senza la cig hanno problemi per far fronte alle spese di tutti i giorni”. Così Lorenzo Cesa, Segretario Nazionale UDC.

Inps, Romeo (Lega): 'Tridico inopportuno. Si dimetta'

"È inaccettabile che, mentre migliaia di italiani attendono ancora la cassa integrazione, il presidente Tridico si aumenta lo stipendio, pretendendo anche gli arretrati, col benestare dei Cinque Stelle e del ministro Catalfo. Ma con quale coraggio … basta trattare le istituzioni del Paese come cose di proprietà, mortificando il buonsenso. Tridico mostri serietà, chieda scusa per la sua mossa inopportuna e rassegni le dimissioni". Così il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo.

Inps, Bernini (Fi): 'A Tridico reddito di arroganza'

“Mezzo milione di italiani aspetta ancora la cassa integrazione e il presidente dell’Inps, cin l’avallo del governo, si triplica lo stipendio con effetto retroattivo. Questa è la morale dei predicatori anticasta, che premiano così una gestione fallimentare, come del resto quella di Parisi all’Anpal. È la nuova frontiera del grillismo al potere: il reddito di arroganza”. Così in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

Inps, Salvini: 'Tridico paghi la Cig ai lavoratori che la aspettano da mesi, prima di aumentarsi lo stipendio'

Il segretario della Lega Matteo Salvini, si dichiara senza parole. "Invece di aumentarsi lo stipendio - tuona il segretario leghista - prima paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta".

"Con un decreto interministeriale al presidente dell'Inps Tridico è assegnato un bonus, una tantum, di quasi 100.000 euro, che fa schizzare il suo emolumento annuale dai circa 60.000 euro previsti a circa 150.000", denuncia il deputato e responsabile nazionale dipartimento Lavoro della Lega Claudio Durigon. "Ma dove sono gli uffici di monitoraggio dell'Inps, quelli che ad agosto avevano denunciato, in una lista di proscrizione pubblica, i furbetti del bonus da 600 euro? Il più furbetto è Tridico che si fa riconoscere premi da capogiro, mentre mezzo milione di italiani stanno ancora aspettando la cassa integrazione dalla primavera. Tridico rinunci al bonus e si dimetta".

Inps, Fratelli d'Italia: 'Non bastavano disastri compiuti durante lockdown'

Anche Fratelli d'Italia attacca Tridico. "Non bastavano i disastri compiuti durante il lockdown - afferma il presidente dei senatori di Fratelli d'Italia, Luca Ciriani - adesso il governo attraverso una decisione del ministro Catalfo ha deciso che il presidente Tridico deve essere addirittura premiato con un aumento di stipendio fino a 150.000 euro e addirittura retroattivo, il che comporterà un esborso per lo Stato di circa 100.000 euro. E' assurdo e tutto questo mentre gli italiani continuano a non ricevere la cassa integrazione e le famiglie sono piegate da una crisi che il governo e' incapace a fronteggiare".

"Ma quello che è più grave - prosegue Ciriani - secondo quanto emergerebbe da notizie diffuse dalla stampa, è che questa decisione sarebbe stata presa dallo stesso CdA nel pieno lockdown, proprio quando l'Inps mostrava tutta la sua inadeguatezza. E così mentre gli italiani erano rinchiusi in casa, senza certezze per il proprio domani, c'era chi pensava bene di aumentarsi lo stipendio. Il M5S, che ha indicato Tridico alla presidenza e di cui il ministro Catalfo è espressione, non ha nulla da dire? Presenterò immediatamente un'interrogazione su questa penosa vicenda, affinché si faccia chiarezza e con una piena assunzione di responsabilità da parte di chi ha deciso questa assurda gratificazione".

Anche il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida va all'attacco: "Abbiamo capito bene? Stipendio aumentato con effetto retroattivo per il presidente Inps Pasquale Tridico? Lo stesso Tridico, uomo dei Cinquestelle, passato alla storia per il caos della gestione della cassa integrazione e del bonus delle partite Iva, assegno che attendono ancora milioni di cittadini; tra i responsabili dei mancati controlli sui requisiti per l'erogazione del Reddito di cittadinanza, finito infatti anche nelle tasche di criminali e presunti assassini; colui che ad agosto venne in commissione Lavoro alla Camera e invece di riferire puntualmente sullo scandalo del bonus accreditato ai parlamentari furbetti finì col fare un mero comizio elettorale…".

"Sostanzialmente un incompetente che ha fatto solo danni, che ha mal gestito l'istituto di previdenza con imperdonabili ricadute su milioni di italiani ma che, secondo il Governo Conte, merita addirittura un premio. Mentre gli italiani fanno ancora i conti con la crisi economica, Tridico passa infatti da 62mila a 150mila euro di retribuzione: circa il 50% in piu' di quanto guadagnato dal suo predecessore Boeri. Senza dimenticare la quota di arretrati che a spanne sarebbe di circa 100mila euro. Adesso basta, la misura e' davvero colma. Chiediamo le dimissioni di Tridico e le scuse immediate di tutto l'esecutivo per questa ennesima vergogna firmata Movimento 5 stelle".

Inps, Mulè: 'Tridico rinunci a aumento, chieda scusa e si dimetta'

“Ci sono migliaia e migliaia di italiani che aspettano da mesi la cassa integrazione e il presidente Tridico pensa bene di 'integrarsi' lo stipendio per giunta con gli arretrati: un aumento, come riferisce Repubblica, di quasi il triplo rispetto a quello attuale. Proprio lui, Tridico, tra i più grandi sostenitori del reddito di cittadinanza dà uno schiaffo in faccia alla povertà e prova a fare il 'furbetto' del bonus. L’unica cosa che gli resta da fare è rinunciare all’aumento di stipendio, chiedere scusa e dimettersi immediatamente". Lo scrive Giorgio Mule’, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. "Non lo farà né gli chiederanno di farlo i suoi mentori, gli ipocriti del movimento 5Stelle lesti a mettere le mani nelle tasche degli italiani ma prontissimi a riempire quelle degli 'amici'”.