Elezioni regionali: fallito il 7-0. La partita finisce 3-3. Dubbi su leadership Salvini

La partita delle regionali finisce con un 3 a 3: Eugenio Giani vince in Toscana, Michele Emiliano riconfermato in Puglia, Luca Zaia trionfa in Veneto, Vincenzo De Luca stravince in Campania, Toti si conferma in Liguria, Acquaroli vince nelle Marche. E' fallito lo sbandierato 7 a 0 di cui il leader della Lega era così convinto. Secondo il centrodestra questa ondata elettorale avrebbe travolto il Governo, eppure non è andata come previsto. C'è chi critica la Lega di aver perso il 'contatto' con il territorio e di aver affrontato la campagna elettorale senza portare alcuna novità. Qualcuno inizia addirittura ad avere dei dubbi sulla leadership di Salvini. Sembra, come riferisce l'Adnkronos, che molti leghisti, esponenti azzurri e di Fdi si siano chiesti per quale motivo il leader della Lega trasformi "le campagne elettorali in un referendum su se stesso". La conquista delle sole Marche, grazie a un candidato di Giorgia Meloni, è ''poca roba rispetto alle aspettative'', confida un leghista di lungo corso all'Adnkronos. Svanisce così l'ipotesi di dare una prima spallata al governo e si ridimensionano le ambizioni della Lega.

Regionali Liguria

Il risultato definitivo è di 380.344 voti per il governatore uscente del centrodestra Giovanni Toti, scelto dal 56,1% dei liguri, contro i 264.009 per Ferruccio Sansa, il candidato del centrosinistra (Pd e M5S) che si è tradotto nel 38,9% delle preferenze.

Regionali Toscana

Nella Toscana roccaforte della sinistra, quando sono stati scrutinati 3.345 seggi su 3.397, il candidato del centrosinistra Eugenio Giani è al 48,65% dei voti, contro il 40,38% della candidata del centrodestra Susanna Ceccardi. L'affluenza alle urne in Toscana è stata del 62,6%, pari a 1.870.379 di votanti.

Regionali Puglia

In Puglia, quando sono state scrutinate 1.682 sezioni su 4.026, il governatore uscente Michele Emiliano è al 47,07%, mentre il candidato del centrodestra Raffaele Fitto è al 38,59%. La candidata del M5S Antonella Laricchia, secondo i dati del Viminale, è all'11,2%.

Regionali Veneto

Secondo i dati comunicati dal Viminale, quando sono state scrutinate 3.272 sezioni su 4.751, il governatore uscente della Lega, Luca Zaia, trionfa con il 76,12%, mentre il candidato del centrosinistra Arturo Lorenzoni si ferma al 16,22%.

Regionali Campania

In Campania, quando sono state scrutinate 1.736 sezioni su 5.827, secondo i dati del Viminale, Vincenzo De Luca, governatore uscente del centrodestra, domina con il 68,67% dei voti, mentre lo sfidante di centrodestra Stefano Caldoro si ferma al 16,98%. Terza Valeria Ciarambino del M5s, con l'11,36%.

Regionali Marche

Secondo i dati forniti dalla Regione Marche, quando sono state scrutinate 796 sezioni su 1.576 il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli è al 48,95% mentre il candidato del centrosinistra Maurizio Mangialardi è al 37,12%. Gian Mario Mercorelli è all'8,72% e Roberto Mancini al 2,51%. Entrambi sono sostenuti da due liste civiche.

Regionali, fallito il 7 a 0. Dubbi su leadership Matteo Salvini

I dati del Carroccio sono poco confortanti in particolare al Sud. Salvini ha sempre sponsorizzato una Lega nazionale, che vada oltre i confini padani, ma sembra che le sue idee non abbiano attecchito. Lorenzo Fontana, segretario della Ligaveneta e vicesegretario della Lega, ammette che il partito non ha sfondato come inizialmente si pensava: "Laddove la Lega è meno forte poi è meno forte tutto il centrodestra. Purtroppo penso che nel Mezzogiorno una riflessione debba essere fatta da tutto il centrodestra". "Evidentemente - osserva Fontana - ancora non si riesce ad entrare in sintonia con quell'elettorato o comunque è decisamente più forte il centrosinistra. Penso che debba essere fatta una riflessione su tutto il centrodestra e nel Mezzogiorno bisogna crescere".