Riaprono le scuole: si parte con i corsi di recupero e l'accordo sul trasporto pubblico locale
Oggi riaprono le scuole: al via i corsi di recupero. Gli Istituti si stanno preparando per far fronte alle nuove linee guida, anche se ci sono ancora molti nodi da sciogliere. L'obiettivo di tutti è far sì che la riapertura avvenga in sicurezza. Al termine della riunione di ieri questo tema, il Comitato tecnico scientifico ha pubblicato un documento contenente diverse delucidazioni. Fra queste quelle relative all'uso della mascherina in classe.
Scuola: mascherina in classe è obbligatoria?
Gli studenti potranno stare senza mascherina al banco se è possibile rispettare il distanziamento di almeno un metro. Lo ha stabilito il Comitato tecnico scientifico, ribadendo in una nota che ''l'apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività". "Accanto alle esigenze didattiche e formative - si sottolinea nel documento - è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte".
Nella scuola primaria, "per favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto)" viene precisato nella nota. "Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria".
"Lavoriamo tutti insieme e riconsegniamo le scuole ai nostri studenti: il Paese ce ne sarà riconoscente. Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l'inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall'Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle". Lo scrive la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in una lettera inviata ai docenti, ai presidi e a tutto il personale scolastico alla vigilia della riapertura della scuola.
"Respingeremo sempre con forza le insinuazioni che mirano a gettare discredito sulle istituzioni scolastiche - aggiunge Azzolina - e soprattutto su chi ci lavora. Come quelle che danno già per certa una fuga ipotetica di insegnanti dalle classi. O le narrazioni secondo cui non ci saranno corsi di recupero perché i docenti si rifiutano di farli. Traduzioni semplicistiche che rischiano di fare danno al sistema. Dimostriamo ancora una volta che il corpo dei docenti è sano. Composto da insegnanti che ci credono. Che amano il proprio lavoro e lo svolgono con professionalità e impegno".
"Ancora una volta l’Italia in prima fila per elaborare strategie utili per combattere il coronavirus. Grazie al ministro @robersperanza oggi 53 Paesi si confrontano con l'Oms sulla riapertura delle scuole in sicurezza. Questa oggi è la nostra priorità", ha scritto ieri il premier Giuseppe Conte su Twitter, in occasione della conferenza sulla riapertura delle scuole in sicurezza organizzata con l'Oms a cui hanno partecipato 53 Paesi.
"La volontà di fare il bene dei nostri ragazzi ha fatto superare polemiche e ostacoli e permesso di raggiungere un obiettivo fondamentale: permettere a tutti gli studenti di arrivare a scuola e di farlo in sicurezza. Quando tutti i soggetti che hanno responsabilità su questi temi si impegnano in modo unitario i problemi si risolvono. La conferenza Unificata termina quindi in modo positivo ed è per me motivo di profonda soddisfazione. Anche perché sono stato sempre convinto della possibilità di una proficua conclusione". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine della Unificata.
Riapertura scuole, sciolto il nodo del trasporto pubblico: capienza massima 80%
Al via nuove misure per aumentare la capienza dei mezzi pubblici in condizioni di sicurezza, favorendo in tal modo la ripresa ordinata dell'attività scolastica, ma anche l'economia del Paese. Ieri sono state approvate le linee-guida per il trasporto pubblico.
A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale, dei mezzi del trasporto ferroviario regionale e degli scuolabus del trasporto scolastico dedicato è consentito un coefficiente di riempimento non superiore all’80%, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. Potrà essere aumentata la capacità di riempimento, oltre il limite previsto, esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un suo filtraggio attraverso idonei strumenti di aereazione che siano preventivamente autorizzati dal Cts.