Coronavirus, stop alle attività del ballo: mascherina obbligatoria dalle 18 alle 6

Stop alle "attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico" e "obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento". Lo scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza, su Twitter, dopo aver annunciato una nuova ordinanza. Il governo ha previsto nuove misure per contenere i contagi da coronavirus, dopo la costante crescita registrata nell'ultimo periodo.

"I numeri del contagio in Italia - spiega Speranza - anche se tra i più bassi in Europa, sono in crescita. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”. "Non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali" precisa il Ministro. "Le Regioni - si legge nell'ordinanza - possono introdurre ulteriori misure solo in termini più restrittivi".

Coronavirus, obbligo mascherina dalle 18 alle 6

Oltre a prevedere la sospensione "all’aperto o al chiuso" delle "attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico", l'ordinanza prevede anche "l'obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale".

"Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche - ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nella riunione con i governatori - è grosso ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo". Sarà fatto "il possibile - ha aggiunto Patuanelli - per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto".

"Restiamo uno dei Paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria - ha sottolineato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, nel corso della riunione - questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del Dl agosto per ristorare le attività che subiranno perdite".

Coronavirus, chiusura discoteche: le proteste dei governatori

La sospensione delle attività del ballo con conseguente chiusura delle discoteche non è stata accolta favorevolmente da diversi governatori regionali. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, aveva avanzato una proposta di mediazione: discoteche aperte, ma con obbligo di mascherina in pista. La nuova ordinanza però prevede regole più restrittive. "Le contraddizioni di un'ordinanza di difficile applicazione - commenta - che colpisce duramente uno specifico settore senza avere evidenze statistiche di una correlazione tra il ballo e i casi di Coronavirus". Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha poi sottolineato che "i locali da ballo con bar e ristoranti potranno continuare a svolgere queste attività, servire pasti e preparare drink". Sulla stessa linea il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: "Le discoteche, i cui gestori nessuno vuole criminalizzare, sono luoghi dove i rischi sono maggiori per ragioni oggettive".

Una forte protesta è giunta anche da Silb Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo. "La discoteca - ha affermato il presidente Maurizio Pasca - è un grandioso capro espiatorio. Noi non ci sentiamo responsabili'. Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il 'contagio' si fermerà! Lo osserveremo attentamente. E agiremo di conseguenza". Non si esclude un ricorso al Tar.