Scuola, Azzolina: 'A settembre si riparte. Basta con classi pollaio'. A fine agosto parere del Comitato scientifico
"A settembre la scuola riparte, lo dico con chiarezza". Così la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nella sua informativa. "Lavoreremo per la riduzione del numero di alunni per classe - aggiunge - Basta con le classi sovraffollate, volgarmente dette classi pollaio". "Dovrà essere varato un piano di formazione del personale scolastico in grado di assicurare qualità e innovazione" afferma invitando la politica a fare squadra per la ripresa delle attività didattiche in presenza.
Scuola: a fine agosto riunione del Comitato Scientifico
"A fine agosto si riunirà il nostro Comitato tecnico scientifico per una valutazione finale ma la nostra priorità è riaprire tutte le scuole, di ogni ordine e grado". Così il ministro della Salute Speranza a Radio Anch'io su Raiuno. Il Ministro ha ribadito però la necessità di "riaprire in totale sicurezza". "La scelta di chiudere le scuole è stata la scelta più dolorosa che ho dovuto compiere - ha concluso Speranza - ma indispensabile. In alcuni Paesi la riapertura ha fatto rialzare la curva. Ci vuole la massima cautela".
Scuola, Iv: 'Impossibile riaprire senza revisione linee-guida'
“Non so se altri Paesi ci hanno preso a modello come lei ha detto, di sicuro sappiamo invece che non è andato tutto bene, non sta andando tutto bene e ad un mese dalla riapertura non siamo affatto sicuro che andrà tutto bene". Così Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia civa in Commissione Cultura alla Camera, dopo l’informativa della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Dal 1 settembre e poi dal 14 settembre – ha continuato - riapre e riparte la scuola. Resta tuttavia difficile pensare a mesi in cui una classe possa essere spostata in un cinema o in un auditorium. Per non riaprire così c'è solo un modo: rivedere le linee guida dettate dal Cts a maggio. Senza revisione, non solo non si risolverà il problema ma se ne creeranno di nuovi. Non bastano a garantire la riapertura e neppure la qualità del percorso formativo ed educativo neppure le risorse già stanziate o in arrivo, 2,9 miliardi di euro. La qualità del percorso educativo ha bisogno di ben altro e soprattutto ha bisogno che sia pensata e discussa. Vogliamo davvero investire sulla scuola? Allora ci vuole urgentemente un adeguamento dello stipendio e una valorizzazione della professionalità docente. Serve una autonomia scolastica. Senza personale Ata non si riaprono le scuole e non si garantisce sicurezza. Abbiamo bisogno di dirigenti scolastici motivati e dobbiamo togliere loro il peso della responsabilità penale. Serve una revisione profonda dei tecnici e soprattutto dei professionali. C'è bisogno di un piano di edilizia scolastica vera”. “L’unica cosa da fare è certo investire ma bisogna farlo con l'intenzione di riformare la scuola. Non servono i populisti, i proclami e lo sdegno - ha concluso - ma la politica, le azioni e le riforme”.