Fase 2, spostamenti fra Regioni: governatori divisi
Fase 2, dal 3 giugno stop all'autocertificazione per spostamenti fra Regioni: governatori divisi
Manca pochissimo alla fatidica data del 3 giugno, quella della riapertura dei confini fra le regioni. Da mercoledì prossimo non sarà più necessario esibire l'autocertificazione per superare il confine della propria regione di residenza. Cadrà dunque anche l'ultimo divieto e sarà possibile tornare a muoversi fra le varie regioni d'Italia. "E' arrivato il momento di riaprire il Paese" ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, consapevole dei " conflitti tra le Regioni" che però "non sono così forti come si può immaginare". "C’è ovviamente il tentativo - ha sottolineato - da parte di alcune Regioni che hanno livelli epidemiologici bassissimi di mantenerli”. "I governatori non hanno il potere di chiudere le proprie Regioni" ha però precisato. "Io per garantire la libertà di movimento non posso chiedere una regola che non sia imposta dal dpcm. Quello che si può fare è, per esempio, chiedere a coloro che vengono di segnalare la loro presenza e di tenere memoria dei contatti che hanno con la popolazione locale o con altre persone".
Fase 2, i dubbi dei governatori sulla riapertura del 3 giugno. De Luca: 'Non ci sono ragioni per una apertura generalizzata'
"Riteniamo di dover sottolineare che davvero non si comprende quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio", scrive così il governatore della Campania Vincenzo De Luca su Facebook. Lo stesso governatore però poi precisa: "Lombardi a Positano il 4 giugno? Sì, possono venire".
Ha espresso gli stessi dubbi Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana: "Sembra che verrà riaperta tutta l’Italia. Se è così, non posso fare altro che adeguarmi. Ma non sono convinto. Mi chiedo per quale ragione la Lombardia, che ha un livello di positivi molto più alto di altre regioni, debba essere trattata come le altre, con il rischio di mettere nuovamente in giro i contagi. Più prudenza forse sarebbe stata opportuna per i Lombardi e per tutti gli italiani".
Fase 2, bocciato il patentino sanitario proposto dal presidente della Sardegna
Se alcuni governatori hanno espresso dubbi in merito alla riapertura omogenea in tutta Italia, il presidente della Sardegna Christian Solinas aveva proposto una misura che ha suscitato moltissime critiche, il passaporto sanitario.
Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia aveva con fermezza bocciato la proposta, ritenendola contraria alla Costituzione. "Passaporto sanitario? Rileggete l’articolo 120 della Costituzione - aveva affermato Boccia in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera - una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone”. “E poi se gli scienziati dicono che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono”, ha esclamato. “Nei prossimi giorni con l’ultimo click che riporterà il Paese a muoversi ci dovrà essere anche quello del buonsenso. Se tutte le regioni ripartono senza distinzioni sul profilo dei cittadini di ogni regione – ha proseguito Boccia – la distinzione tra cittadini di una città rispetto all’altra non è prevista, se siamo sani ci muoviamo. Diverso è prevedere una fase di quarantena, ma non siamo in quella condizione. E anche in quel caso ci vuole un accordo tra le parti”.
Fase 2, Musumeci: 'Parola d’ordine è riaprire in sicurezza. Verificheremo la provenienza dei turisti'
"Nessuna lite e nessuna chiusura. Al di là della semplificazione verbale, il primo a voler essere rassicurato è proprio il turista. I dipartimenti Salute e Turismo della mia regione stanno lavorando a un protocollo. La parola d’ordine è riaprire in sicurezza. Anche se il mondo scientifico ci ripete che la sicurezza al cento per cento non esiste". Così Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, in unì'intervista al Corriere della Sera. "'Sicilia sicura' è il nostro motto - sottolinea - per questo occorrerà verificare la provenienza, l’esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare, indicare giorno dopo giorno la tracciabilità della presenza del turista".
Fase 2, Sala: 'Riapertura dei confini regionali dal 3 giugno è una decisione giusta'
"La riapertura dei confini regionali dal 3 giugno a mio parere è una decisione giusta" afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala, nel consueto videomessaggio su Facebook. Sala ha ricordato "che in Lombardia è obbligatorio l'uso della mascherina fino al 24 giugno".