Coronavirus e fase 2, De Micheli: ‘Da oggi valutazioni complessive su riapertura’

Coronavirus, De Micheli: 'Presto valutazioni complessive sulla riapertura'

Mancano poche ore alla decisione collegiale e complessiva’. Ad affermarlo è Paola De Micheli, ministra delle infrastrutture e trasporti, in un’intervista a 'Circo Massimo' su Radio Capital.

“Oggi iniziamo a fare le valutazioni complessive sulla base delle questioni sanitarie e sulla base delle modalità con le quali teniamo insieme la voglia di lavorare degli italiani e l'esigenza di essere protetti. Poche ore – ha precisato la Ministra - e sarà chiaro il profilo di riapertura di alcune attività”. “Oggi cominciamo ad approfondire i risultati di studi e analisi – ha continuato la De Micheli - per conciliare protezione e voglia di tornare a lavorare, in questo modo avremo modalità e date. La riapertura sarà uniforme su scala nazionale. Le regole saranno uguali per tutta Italia. Ma se rileviamo che in aree di una regione aumentano i contagi, la reazione dovrà essere territoriale”.

Coronavirus, De Micheli: ‘Numero di bus e metropolitane non può aumentare improvvisamente’

“Non è immaginabile – ha sottolineato Paola De Micheli - che possa aumentare il numero di bus e metropolitane improvvisamente, sono strumenti che vanno ordinati e costruiti, ma aumenteranno le frequenze. Per evitare gli orari di punta, però, vanno modificati gli orari di lavoro.

La Ministra ha poi parlato delle misure di sicurezza previste per i mezzi di trasporto: “Nei luoghi di attesa ci sarà ovviamente l'obbligo di distanziamento ma chiederemo alle imprese di aiutare le persone a non salire su quei mezzi se hanno già capienza piena. Ci sarà quindi un'attività di programmazione che prima sarà fatta in manuale e che dopo con alcune sperimentazioni speriamo si possa fare a livello informatico”. “È ovvio – ha commentato la Ministra - che la prima settimana sarà più faticosa con situazioni che funzionano e altre no”.

Per le imprese di costruzioni "abbiamo in vista molte semplificazioni sulle procedure degli appalti, anche se sempre più emerge che il tempo si perde nella fase precedente alla gara di appalto". Quanto alla sospensione del codice degli appalti "ho la contrarietà, che condivido, dei sindacati e costruttori. Senza regole non è possibile fare buone opere. Poi l'eccesso di regole determina un'impossibilità di fare le opere. Qui mezzo quindi c'è un campo in cui possiamo giocare una partita importante".