Coronavirus, Conte: ‘Mascherine e distanza fino al vaccino’

Coronavirus, Conte: ‘Mascherine e distanza fino al vaccino’

L’Italia sta per entrare nella fase 2, quella della riapertura. Tutti si chiedono quali saranno le regole da rispettare per evitare nuove ondate. Ciò che ormai è certo è che dovremo utilizzare ancora le mascherine e mantenere le distanza sociali. A ribadirlo è Conte che, nella giornata di ieri, ha indicato al Senato tutti i temi elaborato dal governo per superarel’emergenza.

“Mantenere e far rispettare, a tutti i livelli – ha spiegato il Premier - le misure per il distanziamento sociale e promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non saranno disponibili una specifica terapia e un vaccino”. “Non ci sfugge la difficoltà per i cittadini di continuare ad osservare limitazioni profonde che hanno modificato le nostre vite. Il ritorno alla normalità – ha proseguito - è un'aspirazione comprensibile di tutti”.

In serata è giunto il commento del capo politico M5s, Vito Crimi. “Ci attendono altri giorni e settimane difficili, nel corso dei quali dobbiamo lavorare soltanto con l'obiettivo di dare risposte e soluzioni al Paese. Questo si aspettano e ci chiedono i cittadini. E questo è il tempo dell'unità – ha affermato Crimi - il momento di sostenere il governo e il suo Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nelle numerose decisioni importanti e difficili che, ora dopo ora, sta assumendo e nelle sfide internazionali che lo attendono”.

Giuseppe Conte ha esposto in Aula in Senato i temi su cui sta lavorando il governo e che coinvolgono l’intero territorio nazionale. Fra questi non solo le mascherine e le misure da adottare dopo la riapertura, ma anche le caratteristiche della fase 2, il Mes, la app Immuni.

Coronavirus, Conte: ‘Fase 2 con riapertura omogenea su tutto il territorio nazionale’

“Bisogna procedere ad un allentamento delle misure – ha spiegato Conte nell’informativa – e in questa maniera si potrà preservare il tessuto produttivo. Il motore del Paese deve ripartire, ma serve un piano articolato”. Parlando della fase 2 ha sottolineato: “L’imprudenza in questa fase può compromettere i sacrifici fatti finora”. Il Premier ha inoltre ribadito una riapertura omogenea su tutto il territorio nazionale. “Sono in programma aperture omogenee – ha chiarito – su base nazionale”.

Coronavirus, Conte sulla app Immuni: ‘E’ volontaria, nessuna limitazione per chi non la scarica’

Conte ha parlato anche del delicato tema della app Immuni, che negli ultimi giorni ha sollevato numerose polemiche. “Il tracciamento – precisa Conte – è necessario per evitare la diffusione del virus. Ma il suo utilizzo sarà su base volontaria e non ci saranno limitazioni per chi non la scarica”.

“Offerta su base volontaria – ha ribadito Conte - e non obbligatoria. Faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione nei movimenti o altri pregiudizi. Un team composto dal ministero dell’Innovazione, dal ministero della Salute e da esperti in sicurezza cibernetica sta affiancando il Commissario Arcuri al fine di implementare questa applicazione nel migliore dei modi e con le più elevate garanzie". "Ho dato indicazioni – ha aggiunto il Premier - affinché i capigruppo, di maggioranza e di minoranza siano costantemente informati su questo processo applicativo. Io stesso mi riservo, in una fase più avanzata, di riferire puntualmente alle Camere sui dettagli di questa applicazione, nella consapevolezza che il coinvolgimento del Parlamento deve essere pieno e stringente, essendo coinvolti diritti costituzionali fondamentali, come la dignità della persona, il diritto alla riservatezza e all’identità personale, come pure la tutela della salute pubblica e, non ultima, l’esigenza di proteggere un asset informativo di primaria importanza nella logica degli interessi strategici nazionali".

Coronavirus, Conte: fase 2 con mascherine e distanziamento sociale

Nella fase 2 dovremo mantenere “l’utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale – ha spiegato il Premier – fino a quando non saranno disponibili una terapia o un vaccino”. Bisognerà dunque continuare ad utilizzare le mascherine, ma “ci saranno modifiche sul distanziamento sociale”.

Coronavirus, Conte sul Mes

“L’Unione europea e l’Eurozona non possono permettersi di ripetere gli errori commessi nella crisi finanziaria del 2008 – ha dichiarato Conte – quando non si riuscì a dare una risposta comune. E’ un rischio che non ci possiamo permettere di correre perché il fallimento nel produrre una risposta adeguata e coraggiosa provocherebbe un grave danno allo stesso progetto europeo”.

Parlando del Mes ha poi affermato: “Rifiutare la linea di credito che offre sarebbe un torto agli altri Paesi, ma l’Italia ha bisogno di altro. I criteri del Mes sono inaccettabili per la natura di questa crisi”.

“Nell’Unione europea ci sono altri otto Paesi disposti a nuove misure di sostegno economico. Non accetteremo un compromesso al ribasso” ha esclamato. “Bisogna costruire un Economic Recovery Fund per contrastare la crisi, che dovrà essere conforme ai trattati perché non abbiamo tempo per modificarli. Va gestito a livello europeo senza carattere bilaterale, deve essere ben più consistente degli strumenti attuali, mirato a far fronte a tutte le conseguenze economiche sociali, immediatamente disponibile e se dovrà ricadere nel quadro finanziario pluriennale dovrà essere messo a disposizione subito attraverso garanzie che ne anticipino l’applicazione”.

“Siamo disponibili ad appoggiare la proposta della Francia sui bond – ha proseguito – avendo chiesto di integrarla in modo da rispondere più puntualmente ai requisiti che riteniamo imprescindibili. Da ultimo è stata presentata una proposta spagnola che pure, ma con qualche suggerimento di variazione, potremmo appoggiare per la sua conformità alle nostre finalità”.

Infine il Premier ha dichiarato che ogni misura di sostegno dell’Unione europea dovrà “passare in Parlamento, che avrà l’ultima parola” prima di essere accettata.