Coronavirus, Salvini sull’app Immuni: ‘La nostra libertà non è in vendita’

Coronavirus, Salvini sull’app Immuni: ‘Scelta pericolosa. La libertà non è in vendita’

“Un commissario non può certo derogare dai diritti costituzionali senza che sia il Parlamento, e quindi il popolo, ad essere investito di decisioni così delicate” ha affermato il segretario della Lega Matteo Salvini parlando dell’app Immuni e della privacy. “Inoltre sulla app sono evidenti alcune gravi criticità – ha proseguito il leader leghista - da molti sollevate, tra le quali: chi gestisce i dati raccolti, dove vengono conservati e per quanto e di chi è la proprietà dei dati?”.

“Garantire la protezione di diritti e dati privati degli Italiani – ha concluso - per la Lega è fondamentale. La strada scelta dal governo è pericolosa. La nostra libertà non è in vendita”.

Coronavirus, sull’app Immuni dubbi anche da parte del Pd: ‘Il Parlamento dovrà discuterne’

“L'app di tracciamento – ha sottolineato il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci - sarà un pezzo importante della prossima stagione in cui dovremo convivere con il Coronavirus. Mi limito a ricordare che in Italia vige comunque una Costituzione che non può essere elusa, soprattutto nella parte dei diritti fondamentali. Quel che è certo è che dovrà discuterne il Parlamento”.

“È importante – ha aggiunto il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio - che si stia procedendo con la scelta del contact tracing come parte della strategia per condurre in sicurezza la Fase 2. Ma un terreno tanto delicato, che riguarda i diritti e le libertà costituzionali delle persone, non può essere affrontato esclusivamente con lo strumento dell"ordinanza commissariale”.