Brooklyn Fitboxing: il workout che sta facendo impazzire il mondo
47 minuti di pura adrenalina tra musica, tecnologia, colpi al sacco e beneficienza
Quarantasette minuti senza pause, a ritmo di musica, tra pugni, calci e sudore. Brooklyn Fitboxing non è un semplice allenamento: è un’esperienza ad alta intensità che fonde HIIT, boxe, thai boxe e kickboxing in un format esplosivo capace di conquistare oltre 65.000 appassionati nel mondo. Nato nel 2014 da un’idea di Juan Pablo Nebrera, oggi il brand conta più di 240 club globali e una community in continua crescita.
Il segreto del successo? Sacchi da boxe dotati di tecnologia brevettata che, grazie a luci e sensori, monitorano in tempo reale intensità, ritmo e precisione dei colpi, trasformando ogni allenamento in una sfida coinvolgente. Ogni due settimane cambia la BF Challenge, una combinazione studiata dai master trainer che spinge i fitboxer a superare i propri limiti… e quelli degli altri.
L’Italia è il primo paese di espansione internazionale dopo la Spagna e vanta già 20 club nelle principali città, da Milano a Roma, da Torino a Padova. Un trend inarrestabile che unisce divertimento e performance.
I benefici sono evidenti: miglioramento della resistenza cardiovascolare, muscoli più forti e definiti, coordinazione e flessibilità potenziate. Il lavoro sul core aiuta postura ed equilibrio, riducendo il rischio di infortuni e mal di schiena. E non è solo il corpo a ringraziare: Brooklyn Fitboxing scarica stress, riduce l’ansia e regala energia e concentrazione per affrontare al meglio la vita quotidiana.
La chicca vera? Il mix di punteggio dato da sincronicità dei colpi, forza e correttezza delle figure contribuisce a formare un quantitativo di punti 'solidali' che si traducono in una somma remunerativa che andrà poi in beneficienza per un'associazione secondo il criterio basato sul concetto di "energia solidale": ogni colpo sferrato si traduce in punti karma che i membri possono donare a diverse cause benefiche (come Save the Children, Medici Senza Frontiere), e l'azienda dona anche l'1% dei ricavi, creando un sistema in cui il fitness si unisce all'impegno sociale, con campagne specifiche e premi solidali.
Per non parlare della difficoltà mentale di doversi ricordare attentamente le figure da eseguire che- sessione dopo sessione (8 in totale)- si fanno sempre più complesse e dinamiche: senza rendersene conto, oltre al fisico ci si immerge in un grande gioco di memoria, implementando capacità mentali e psicodinamiche.
Allenarsi non è mai stato così coinvolgente.